La globalizzazione di Scientology: Influenza, Controllo e Opposizione nei Mercati Transnazionali

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La globalizzazione di Scientology: Influenza, Controllo e Opposizione nei Mercati Transnazionali

di Stephen A. Kent © Academic Press

Traduzione a cura di Martini

Titolo originale:

The Globalization of Scientology: Influence, Control and Opposition in Transnational Markets.

Pubblicato in Religion, v. 29, n. 2, April 1999, p.147-169, presentato inoltre al convegno Umstrittene Religionen, Pseudoreligionen und Cults im 21. Jahrhundert, organizzato dal Dialog Zentrum di Berlino, 11-12 febbraio 2000.

Versione riveduta di un documento presentato alla Society for the Scientific Study of Religion, Novembre 1991.

Compendio

Ponendosi nell’ambito di una prospettiva sociologica che osserva le organizzazioni ad ideologia religiosa sotto forma di corporazioni transnazionali, questo studio analizza le attività globali di Scientology. Riassume la risoluzione del conflitto internazionale con l’Interpol, la presa di possesso dell’influente oppositore a livello internazionale, il Cult Awarness Network (CAN), e la crescente retorica contro la psichiatria. L’articolo sottolinea inoltre le strategie internazionali di marketing di Scientology, che cercano di portare avanti gli insegnamenti del suo fondatore, L. Ron Hubbard, e di conquistarsi influenza politica e sociale. Nonostante gli sforzi di Scientology per regolare il suo approccio al fine di adattarsi alle realtà culturali dei paesi in cui fa il suo ingresso, l’apparente successo in alcuni paesi dell’ex Cortina di Ferro è controbilanciato dalla crescente opposizione nell’Europa Occidentale.

Introduzione

Almeno due tendenze sociologiche internazionali mostrano l’opportunità di uno studio focalizzato sugli sforzi di acquisizione e utilizzazione internazionali di Scientology. In primo luogo un crescente numero di pubblicazioni sta esaminando le tendenze globalizzatrici di religioni ed altre istituzioni sociali [1]. Questi studi identificano il modo in cui problematiche in precedenza nazionali vengono trattate in strutture senza confini. Solo pochi di essi, tuttavia, esplorano le modalità con cui sette particolari come Scientology sviluppano presenze transnazionali cercando di ottenere influenza globale, se non vero controllo, su risorse e oppositori.

Secondariamente e più direttamente, i lavori recenti hanno richiesto l’analisi di organizzazioni ad ideologia religiosa sotto forma di corporazioni multinazionali o transnazionali (si veda Bromely, p. 272; Kent, 1990, p.401; 1991; Wallis p. 248). Questa prospettiva, nuova ma ovvia, sottolinea la capacità di gruppi apparentemente religiosi di modificare e diversificare le loro basi operative, e gli sforzi di acquisizione di risorse in diverse parti del globo, in conformità al prevalente clima politico, sociale ed economico. Il presente studio si pone nell’ambito di questa prospettiva, e attinge da categorie e concetti più vasti per identificare gli sforzi di Scientology atti ad estendere la sua influenza in tutto il mondo. Mentre i suoi strenui sforzi per conquistare il dominio internazionale vengono meno alle aspettative dell’obiettivo prefissato, Scientology continuerà indubbiamente a cercare di influenzare il tessuto sociale dei paesi in cui opera.

Con circa 150 uffici organizzativi in almeno 25 paesi (Church of Scientology Western United States 1993, p.12; Church of Scientology International 1992, pp.786-90) e un seguito attivo mondiale ai primi anni ’90 valutabile in circa 75.000 membri [2], Scientology ha sviluppato un’elaborata attività internazionale studiata per manipolare il flusso delle risorse attraverso molti confini nazionali. In Nord America , gran parte dell’Europa e in Australia l’organizzazione si dipinge come una religione (si veda Kent, pp. 398, 401-3) e una decisione della corte australiana del 1993 concorre a questo ritratto (High Court of Australia 1983). Mentre le autorità fiscali americane non contestano la natura religiosa di Scientology, la battaglia iniziata nel 1967 si è protratta per anni e solo alla fine del 1993 l’organizzazione è riuscita a convincere l’Internal Revenue Service (IRS) che nessuno dei suoi profitti andava a beneficio personale dei leaders di Scientology (si veda Frantz 1997a; Garcia, Labaton; McDonald, Newton) [3].

Tuttavia un rapido sguardo all’organizzazione rivela trattarsi di molto più di una semplice organizzazione religiosa. La sua complessa struttura internazionale commercializza, promuove e pubblicizza attivamente materiale pubblicitario relativo a gestione degli affari, istruzione, salute mentale, benessere fisico, disintossicazione dalla droga, imposizioni fiscali, “rivitalizzazione morale” (per usare le sue stesse parole) e spettacolo. Queste attività si fondono con gli elementi religiosi e tendono a «portare la tecnologia di LRH [cioè del fondatore di Scientology, L. Ron Hubbard] in nuovi territori del mondo» (International Management 1987a, p.3v). «È venuto il momento di farsi strada» incita un altro bollettino. «La disseminazione planetaria su scala mai vista prima d’ora è ciò di cui abbiamo bisogno!» (International Management 1987b, p.1r).

L’obiettivo di Scientology, pertanto, non è la semplice diffusione della sua ideologia religiosa. Aspira piuttosto a realizzare, sulla scena internazionale, ideali, valori morali e visione strutturale della società propri del suo fondatore.

Iniziando da Hubbard, Scientology ha visto come ostacoli alle sue ambizioni internazionali prima una, poi due élite operanti a livello globale. Scientology ha pertanto iniziato importanti campagne – prima per screditare e sradicare la psichiatria, poi per fare lo stesso con l’International Criminal Police Organisation (Interpol).

Gli attacchi internazionali di Scientology contro la psichiatria

La “guerra” contro la psichiatria ha integrato la missione di Hubbard fin dal suo primo libro, Dianetics [4], e continua a tutt’oggi. Uno scritto di Hubbard del 1968 indicava che nell’intera storia di Dianetics e Scientology, all’epoca lunga 18 anni, «solo un piccolo gruppo» li aveva «martellati». Hubbard sosteneva che questo gruppo, piccolo ma con collegamenti internazionali, era dietro «le bugie e diffamazioni» inviate a stampa e governo, e i suoi membri erano «all’interno dei Circoli Finanziari Internazionali, nei Ministeri della Salute [e] nella stampa». Se la situazione non fosse sembrata sufficientemente preoccupante, Hubbard metteva trucemente in guardia i suoi lettori sul fatto che questo piccolo gruppo «aveva [anche] infiltrato i consigli didattici, le forze armate e addirittura le chiese». Per timore che potessero esistere dubbi su chi fosse questo gruppo piccolo ma influente e cospirativo, Hubbard annunciò che si trattava della «psichiatria» e della «Salute Mentale», che insieme costituivano «un veicolo per minare e distruggere l’Occidente!» con le loro tecniche di elettroshock e operazioni al cervello.

Hubbard dichiarava che, fortunatamente, Scientology era in grado di annullare gli effetti negativi che psichiatri e addetti alla salute mentale avevano sull’Occidente (si veda Hubbard, 1968, p.1). Dichiarò che Scientology stava contrattaccando, e che «l’efficacia dei nostri mezzi diverrà storia» (Hubbard, 1968, p.2). Per quanto riguardava la politica internazionale, il più grave pericolo rappresentato «dagli psichiatri» consisteva nella «speranza di quella professione di collocare qualche suo barone in una posizione di ricatto dietro ad ogni capo di stato» (Hubbard 1982a, p.2). Con modalità che ricordano i Gesuiti [5], Hubbard pensava che la psichiatria avesse cercato di ottenere potere politico internazionale trasformando i suoi rappresentanti in “confessori” contemporanei e assistenti del “potere politico”.

Hubbard inoltre dipingeva gli psichiatri come demoni. Non solo rovinavano questo mondo, ma avevano anche influenzato negativamente l’umanità nel corso di tutte le vite precedenti (chiamate «traccia del tempo» o semplicemente «traccia»). In un passaggio che accusava gli psichiatri di ogni calamità cosmica, Hubbard disse che:

«Spinti dai falsi dati degli psychs (che sono sulla traccia da lungo tempo e sono l’unica causa del declino di questo universo) sia il dolore che il sesso stanno guadagnando terreno in questa società e, affiancati da furti e rapine (compagni incappucciati di entrambi) potrebbero presto guadagnare terreno della vera giungla che sta per avverarsi» (Hubbard, 1982c, pp.1-2).

In un fumetto pubblicato nella prima Edizione Internazionale di Freedom, pubblicazione di Scientology, gli psichiatri assunsero le classiche caratteristiche occidentali del maligno. Un disegno di copertina raffigurava otto psichiatri come diavoli con corna, muso caprino, coda e zoccolo fesso, nell’atto di iniettare droghe ai “pazienti”, e sottoporli a elettroshock, topectomia e lobotomia (Freedom, 1969, p.1).

Giacché la psichiatria è il presunto nemico cosmico di Scientology, Hubbard e i suoi fedeli vogliono vedere distrutta quella professione, e le sue funzioni nella società rimpiazzate dalla tech di Scientology. Se le autorità non la aboliscono (così afferma l’organizzazione) allora lo farà Scientology. Perciò Hubbard concludeva che:

«Troppo spesso i medici sono incompetenti e incuranti, gli psichiatri sono semplicemente puri assassini. La soluzione non è raccogliere i loro pezzi, ma esigere che i medici divengano competenti e aboliscano la psichiatria e gli psichiatri, così come le altre famigerate eredità naziste» (Hubbard, 1976a).

Ampliando l’elenco di collegamenti tra psichiatria e malefatte, Hubbard pare avesse localizzato con precisione «la causa del crimine» in tre trattamenti psichiatrici: «elettroshock, modificazione del comportamento [e] abuso dell’anima». Di conseguenza, concludeva, «esiste un solo rimedio per il crimine: sbarazzarsi degli psychs». (Hubbard, 1982b, p.1).

Come da istruzioni, Scientology in quanto organizzazione si assunse il compito dell’eliminazione della psichiatria. In una pubblicazione del 1990 si afferma che gli scientologisti stanno facendo passi enormi per abolire la causa della «criminale psichiatria» (Religious Technology Center 1990, p.4V; si veda Atack, pp.220-1, 261-2). Nello stesso anno anche un’altra pubblicazione di Scientology proclamava audacemente che «siamo pronti per eliminare dalla società la soppressione psichiatrica, in modo da poterapplicare la tecnologia di LRH, veramente funzionale, per il miglioramento delle condizioni» (Wetland, p.21). Come vedremo presto, la guerra abolizionista di Scientology ha avuto qualche impatto sulla professione psichiatrica e i suoi membri.

Gli attacchi internazionali di Scientology contro l’Interpol

Fondata nel 1923, l’Interpol è attualmente una organizzazione non governativa con sede in Francia «che esiste per facilitare la cooperazione alla lotta contro il crimine organizzato delle forze di polizia criminale di oltre 125 paesi». Si rivolge specificamente a tre tipi di criminali: «chi opera in più di una nazione� [chi] non si muove per nulla, ma i cui crimini influiscono su altri paesi;� e [chi] commette un crimine in un paese, e fugge in un altro» (Barton). Secondo Hubbard la minaccia consisteva nella capacità di far luce su attività nazionali o locali di Scientology, fornendo dati internazionali, rilevanti ma altrimenti non disponibili, ai vari corpi di polizia.

Alla fine degli anni ’60 e primi anni ’70, ad esempio, pare che la rete Interpol avesse fornito informazioni a numerosi paesi che stavano conducendo indagini nazionali su Scientology (Fooner, p. 13) [6]. Hubbard trascorse gran parte di quel periodo (dalla fine del 1967 all’estate del 1975) a bordo «di una nave in mare aperto, evadendo pertanto la giurisdizione delle autorità che avrebbero potuto perseguirlo» (Fooner, p.13; si veda anche Miller, pp.272, 333), o che avrebbero quanto meno potuto ostacolare le sue attività. Hubbard era precisamente quel tipo di figura internazionale le cui attività ed operazioni potevano essere toccate dall’Interpol.

Controllo degli Oppositori Internazionali: Campagne contro la Psichiatria, l’Interpol e il Cult Awarness Network

Coerente con la sua originale politica di difendersi solo attaccando [7], Hubbard prima colpì la psichiatria e successivamente l’Interpol. Lo fece creando gruppi di cosiddetta riforma sociale il cui scopo ufficiale era l’eliminazione dei propri nemici. I due gruppi di riforma di Scientology che cercano (cercarono) di eliminare la psichiatria e l’Interpol condividono alcune caratteristiche fondamentali che rivelano strategie simili studiate per raccogliere il sostegno pubblico. In primo luogo i loro nomi non indicano alcun collegamento esplicito con Scientology, ma al contrario lasciano a intendere che si tratta di organizzazioni di cittadini attivisti, oppure di commissioni investigative con designazione ufficiale. In secondo luogo si rivolgono a problematiche locali o nazionali, anche se gli sforzi sono coordinati a livello mondiale dall’Office of Special Affairs International di Scientology [8]. In terzo luogo si battono per ottenere l’appoggio di non-scientologisti solidali alla loro causa. Questi gruppi cercano di trasformare persone in precedenza non coinvolte in Scientology in credenti e finanziatori delle attività contro chi percepiscono come nemico (si veda McCarthy e Zald, p.1221). Infine, entrambi i gruppi svolgono “investigazioni” e pubblicano i loro risultati con molta pubblicità. Con l’utilizzo di queste tattiche anche un gruppo dedicato relativamente piccolo può (e a volte riesce) avere un impatto efficace sugli oppositori.

Il gruppo di azione sociale specificamente studiato per eliminare la psichiatria è la Citizens Commission on Human Rights (CCHR), a tutt’oggi in attività. [in Italia: Commissione dei Cittadini per i Diritti dell’Uomo, CCDU, che pubblica la rivista “Diritti dell’Uomo”). Fondata nel 1969 (Citizens Commission on Human Rights 1987, p.1), la CCHR è attualmente diretta dall’”Ufficio degli Affari Speciali” (Office of Special Affairs/OSA) di Scientology. Scientology creò questo ufficio dopo aver dichiarato lo smantellamento del suo Guardian Office, a seguito della condanna di undici scientologisti per cospirazione e furto ai danni del Dipartimento della Giustizia americano e dell’IRS (si veda Atack, pp. 40, 267-9; Corydon, pp.155-71; Welkos e Sappell). Un aspetto essenziale del Guardian Office era «la presa di potere assoluta del campo della cura mentale su questo pianeta, in tutte le forme» (Anonimo 1969, p.5) [9]. L’attuale Ufficio degli Affari Speciali gestisce tutti i contatti con enti, organizzazioni e singoli individui esterni a Scientology, e una delle sue attività più recenti riguarda gli sforzi volti a «ricercare e denunciare gli abusi dei “trattamenti” psichiatrici» (Office of Special Affairs United States 1987, p.3). Questi sforzi anti-psichiatria hanno portata internazionale, poiché la CCHR opera in tutto il mondo sotto l’ombrello di Scientology.

Composta in prevalenza da scientologisti, la CCHR conduce campagne nazionali specifiche che, afferma, «stanno infliggendo gravi perdite ai ranghi della psichiatria» ( Religious Technology Center 1990. p.4)

Pur sovrastimando i successi, la CCHR e la genitrice Scientology hanno comunque avuto qualche impatto sulla professione psichiatrica. Gli sforzi per ritrarre la psichiatria in luce negativa hanno portato la CCHR a sostenere i diritti dei pazienti psichiatrici, scoprendo occasionalmente esempi di discutibile, se non terribile, cura psichiatrica. Ad esempio, nel 1981 in Canada gli scientologisti si guadagnarono attenzione nazionale per la denuncia di «effetti di istituzionalizzazione manifestamente malsana» su un paziente psichiatrico, Henry Kowalski, che era stato confinato tra i pazzi criminali e sottoposto a pesanti trattamenti farmacologici ed elettroshock (si veda Ross, pp. 20, 20d). Nel 1978 la CCHR fu strumentale nel dare inizio alla pubblica denuncia di una terapia di sonno profondo/sedazione presso il Chelmsford Private Hospital di Sydney, Australia, che portò all’istituzione di una Commissione Reale e, nel 1982, ad accuse penali contro due psichiatri [10].

Meno lodevoli sono stati gli sforzi della CCHR per screditare la psichiatria con attacchi fortemente pubblicizzati contro particolari farmaci prescritti dalla disciplina. A partire dal 1987, la CCHR e l’Ufficio degli Affari Speciali di Scientology hanno intrapreso un’importante campagna contro il Ritalin, un farmaco spesso prescritto ai bambini iperattivi.

Rivolgendosi apparentemente a genitori e insegnanti (si veda, ad esempio, Colino, pp. 66ff), una pubblicazione di Scientology ammetteva che «il vero obiettivo della campagna è la professione psichiatrica» (Scientology Today 1988). Gli scientologisti sostenevano che il farmaco su alcuni bambini aveva effetti collaterali dannosi che comprendevano «comportamento violento e aggressivo, impedimenti della crescita, allucinazioni, depressione suicida, mal di testa e spasmi nervosi». Sostenendo negligenza medica, numerose cause legali videro contrapposti genitori e psichiatri (si veda West) e Kendrick Moxon, avvocato di Scientology e consigliere legale della CCHR, rappresentò alcuni dei querelanti (Freedom 1987).

Con modalità simili la CCHR coordinò gli attacchi contro il Prozac, prodotto dalla Eli Lilly. La CCHR dichiarò in trasmissioni televisive e annunci sulla stampa che il Prozac causava violenze e suicidi, e la campagna fu così efficace che alla metà del 1991 le vendite del farmaco scesero dal 25% al 21% della quota di mercato degli antidepressivi (si veda Fieve, pp. 92-3). La campagna contribuì inoltre a spronare «cause per danni per quasi un milione di dollari contro la Eli Lilly e gli psichiatri che avevano prescritto il farmaco» (Citizens Commission on Human Rights 1991, p.1).

Furono intentate oltre 50 cause civili. Molti pazienti psichiatrici, sia negli Stati Uniti che in Canada, si convinsero a tal punto dei presunti danni del Prozac che smisero di assumerlo, e un professore di psichiatria di Harvard concluse che «il timore pubblico derivante da questa campagna contro il Prozac è diventato in sé un problema di salute pubblica potenzialmente serio, poiché la gente si tiene alla larga dal trattamento» (Burton, p.Al; si veda anche Waldholz).

Il gruppo di riforma sociale inizialmente inteso a combattere l’Interpol (ed altre agenzie di intelligence della polizia) è chiamato The National Commission on Law Enforcement and Social Justice [Commissione Nazionale su Autorità e Giustizia Sociale] (NCLE – la letteratura di Scientology generalmente non cita la “SJ” nella sua abbreviazione), e opera sulla falsariga della sua controparte anti-psichiatrca. Fondato nel 1974, aveva come scopo «niente di meno che abbattere l’organizzazione della polizia attraverso la pubblica denuncia dei presunti crimini, complotti e imbrogli dell’Interpol» (Fooner, p.13; si veda anche Religious Technology Center 1990, p.5). In quello stesso anno il Guardian Office di Scientology intraprese un’operazione segreta, il “Progetto Lanterna” [Project Lantern] che aveva come «TARGET PIU’ IMPORTANTE: distruggere completamente l’Interpol» (Hare, p.1). Per la fine dell’anno successivo Scientology aveva prodotto una denuncia che sosteneva di documentare i collegamenti dell’organizzazione con i nazisti e la loro influenza (Freedom News Journal 1975).

Usando tattiche che anche un critico di Scientology ha riconosciuto essere «una combinazione tra spettacolo e accurata ricerca» (Fooner, p.13), la NCLE accumulò una selettiva «”documentazione” per una serie di accuse che mettevano in dubbio l’integrità dell’Interpol e dei suoi funzionari, sia in senso personale che professionale» (Fooner, p.13). Gli sforzi per screditare l’organizzazione ebbero particolare successo negli Stati Uniti, dove la NCLE:

«riuscì ad attirare l’attenzione del Senato e dei comitati del Congresso, che istituirono studi e udienze pubbliche e culminarono in un’indagine su larga scala del U.S. General Accounting Office. Suoi funzionari si recarono in 18 città europee, sudamericane e asiatiche per determinare se alcune delle accuse fatte dal gruppo di Hubbard – abuso dei diritti dei cittadini, violazione della privacy, infiltrazioni da parte dei nazisti e del KGB – potessero avere un possibile merito» (Fooner, p.14).

Nel 1979, inoltre, Scientology mise in dubbio il diritto dell’Interpol «di mantenere e diffondere informazioni sui membri della chiesa», intentandole cause «in Svezia, Danimarca, Olanda , Canada , Stati Uniti e Regno Unito» ( Anderson , p.62; si veda anche Slomanson). Nessuna delle cause, però, ebbe risultati sfavorevoli per l’Interpol.

La campagna di Scientology contro l’Interpol lasciò agli studiosi un’eredità mista. Secondo uno dei ricercatori sull’Interpol, la NCLE «ha fornito materiale fuorviante e distorto, ora depositato nelle biblioteche in attesa di essere usato da quegli ignari studiosi che mai dovessero indirizzarsi al soggetto» (Fooner, pp.14-15) [11]. Riconosce comunque che:

«i seguaci di Hubbard compirono un servizio utile in quanto sollevarono problematiche relative non solo all’amministrazione della giustizia criminale internazionale, ma anche su teoria e pratica della cooperazione internazionale delle agenzie preposte al rispetto della legge, e su storia e origini della partecipazione americana in quel campo» (Fooner 1989, p.15).

Con questa storia di animosità in sottofondo, furono pochi i ricercatori in grado di prevedere l’accordo di conciliazione che Scientology raggiunse con l’Interpol nell’autunno del 1994.

A mettere in movimento l’accordo fu lo status di esenzione fiscale che l’IRS concesse a Scientology e alle sue organizzazioni, i cui dettagli vennero spiegati con cura in una lettera che un funzionario di alto livello dell’IRS inviò alla fine di marzo 1994 al Segretario Generale dell’Interpol Raymond Kendall (si veda McGovern). Circa sette mesi dopo (il 13 ottobre 1994), Kendall scrisse una nota a tutti i Capi dei Bureau Centrali Nazionali in cui informava di essersi da poco incontrato con David Miscavige, presidente del Religious Technology Center della Chiesa di Scientology. La nota era accompagnata da «una copia della decisione [dell’IRS]» e da altri due elementi che Miscavige gli aveva fornito. Uno era la «Descrizione della Religione di Scientology», e l’altro era un libro patinato di pubbliche relazioni, Che Cos’è Scientology?. Sebbene Kendall enfatizzasse che l’invio di quell’informativa «non sottintende in alcun modo che il Segretariato Generale abbia preso posizione in merito [a Scientology]» ( Kendall ) [12], una pubblicazione di Scientology di quel periodo informò che «[ Kendall ] sta ora collaborando con i leaders della Chiesa per creare un’era di pace», e si stava sforzando «per risolvere amichevolmente tutti gli elementi di preoccupazione.» (Scientology Today, 1994) [13]. Miscavige informò «tutte le Chiese di Scientology che non esistono più ulteriori dispute tra la Chiesa e l’Interpol» ( Kendall , p.2). Interpretando l’importanza di questa «risoluzione senza precedenti», una pubblicazione di Scientology annunciò che «con il pieno riconoscimento religioso ottenuto negli Stati Uniti, e con il termine del conflitto con l’Interpol, è caduta una delle ultime barriere all’espansione mondiale» (Scientology Today 1994).

Tra le rimanenti barriere restava il Cult Awarness Network (CAN), organizzazione americana con sede nella zona di Chicago , Illinois , che forniva a cittadini, media e agenzie governative di tutto il mondo informazioni critiche sui gruppi controversi.

Il CAN deferiva spesso le domande dei cittadini ad affiliati locali (che operavano in tutti gli Stati Uniti e in Canada), e teneva convegni annuali che davano risalto ad oratori e seminari, e anche opportunità alle persone (compresi ex membri di gruppi) di conoscersi. Si trattava della maggiore tra le organizzazioni di cosiddetta “informazione antisette” esistenti in vari paesi (compresi Australia , Canada , Danimarca, Inghilterra, Francia, Germania e Spagna). Stando ai tabulati telefonici che nel 1992 il CAN fornì al Congressional Quarterly, Scientology era il secondo gruppo per numero di chiamate su cui l’organizzazione riceveva richieste di informazione (si veda Goodstein, p.A22; Clark, p.390).

Fin dalla sua fondazione nel 1974 [14], Scientology aveva intrapreso un’aspra campagna per screditarlo e, giunti alla metà degli anni ’90, cercò di mandarlo in bancarotta a colpi di cause legali: contro il gruppo “countercult” venne orchestrata la presentazione di (almeno) 45 cause (si veda Goodstein, p.A22) [15]. Per Scientology tuttavia la grande occasione si presentò quando il pubblico ministero di una contea dello Stato di Washington non riuscì a far condannare il deprogrammatore Rick Ross per aver trattenuto illegalmente Jason Scott, membro di un gruppo pentecostale chiamato Life Tabernacle Church . A seguito di questa assoluzione Scott, rappresentato dall’avvocato e scientologista Kendrick Moxon, fece causa al deprogrammatore Ross e ai suoi assistenti, includendo nella denuncia per violazione di diritti civili anche il CAN sulla base del fatto che la madre (che aveva promosso la deprogrammazione) aveva avuto il nome di Ross da un contatto del CAN nello Stato di Washington [16]. Il 29 settembre 1995 la giuria condannò il CAN al pagamento di un risarcimento di 1,8 milioni di dollari, ma i suoi ripetuti tentativi per evitare la bancarotta fallirono verso la metà del 1996 (sebbene la lite legale sul caso continui). Il curatore dei beni del CAN mise in vendita diverse sue proprietà compreso nome, logo e numero di telefono. Un avvocato, egli stesso scientologista, li acquistò per conto di clienti anonimi. Con un importante colpo di mano scientologisti ad altri gruppi controversi fornirono ben presto il personale per le linee telefoniche del (nuovo) CAN, gestendo il flusso di telefonate che continuava ad arrivare da persone ignare (si veda Goodstein). Impossessandosi del CAN e sostituendone il personale con propri membri significò in breve che Scientology da quel momento era in grado di ottenere preziose informazioni su lamentele, denunce ed inchieste, eliminando al contempo una fonte di informazioni negative a livello mondiale.

Sforzi diretti alle élite internazionali per l’acquisizione di risorse

Non solo Scientology cerca di arginare, se non di eliminare, chi ritiene nemico e potrebbe limitare le sue acquisizioni di risorse e operazioni internazionali; cerca anche di conquistare appoggio e risorse di singoli e organizzazioni delle élites nazionali e internazionali. Queste élites hanno accesso a considerevoli risorse nell’ambito delle rispettive sfere di influenza e Hubbard, fin dagli anni ’50, si era reso conto che queste persone potevano essere di enorme utilità ai suoi sforzi. Scientology non è riuscita a reclutare, almeno fino a tempi recenti, élites politiche, scientifiche o umanistiche [17], ma l’organizzazione di Hubbard è riuscita ad attrarre élites dell’industria cinematografica e dello spettacolo [18]. Queste élites dell’intrattenimento, che a volte lavorano in tandem con le lobby (e che nel 1996 e 1997 sono costate al Religious Technology Center quasi 725.000 dollari), hanno influenzato i politici americani spingendoli ad intervenire per conto di Scientology in Germania, Svezia e presso la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti (si veda Dahl) [19].

Come ha scritto il suo biografo non autorizzato, Hubbard voleva trovare «un piccolo paese cordiale dove a Scientology fosse permesso espandersi (per non dire, prendere il controllo)» (Miller, p.310).

Hubbard spiegava ai seguaci il modo in cui potevano esercitare influenza politica: «Non preoccupatevi di farvi eleggere. Trovatevi un lavoro nello staff di segreteria, o come guardia del corpo, usate ogni talento che avete per raggiungere un posto vicino [al potere], lavorate sull’ambiente e fatelo funzionare meglio» (Hubbard 1960b, p.239; si veda anche Miller p.241).

Nell’agosto del 1960 Hubbard cercò di fondare un Dipartimento degli Affari di Governo all’interno dell’organizzazione Scientology; i suoi scopi e obiettivi erano apertamente politici:

«L’obiettivo del Dipartimento è ampliare l’impatto di Scientology su Governi e altre organizzazioni, e deve agire in modo da rendere migliori e più potenti il nome e la reputazione di Scientology. Pertanto nel dipartimento vengono disapprovate le tattiche difensive� Solo gli attacchi risolvono le minacce» (Hubbard 1960a, p.484).

I suoi commenti, sei pagine dopo, erano più direttamente politici:

«Lo scopo del Dipartimento è costringere governi e filosofie ostili in uno stato di completa accondiscendenza agli obiettivi di Scientology. Ciò si ottiene con un alto livello di abilità per controllare e, in sua assenza, con un basso livello di abilità per sopraffare. Introvertite [sic] queste agenzie. Controllate queste agenzie. Scientology è l’unico gioco sulla Terra in cui tutti vincono» (Hubbard 1960a, p.484).

Apparentemente il Dipartimento degli Affari di Governo esistette solo sulla carta (si veda Miller, p. 241) anche se, oltre un decennio dopo la stesura originale, Scientology ristampò quel bollettino nella sua raccolta di direttive organizzative (si veda la ristampa del 1972 di Hubbard 1960a, pp.483-5). Probabilmente Hubbard autorizzò la ristampa della direttiva perché quelle funzioni erano state assunte prima dal Guardian Office [20] e, in seguito, dall’Ufficio degli Affari Speciali (OSA) [21]. In verità, molto dopo la morte di Hubbard OSA sembrò seguire questa politica aggressiva nel suo atteggiamento rancoroso contro l’IRS americano, prima che l’ente decidesse favorevolmente in merito all’esenzione fiscale. Un’importante pubblicazione legale, ad esempio, scrisse che nel 1992 esistevano «circa 100 cause pendenti [contro l’IRS] presentate da Scientology e delle sue affiliate» (Home, p.75). Il numero reale delle cause, però, era drasticamente superiore; una delle riviste di Scientology dichiarò infatti che, dopo la decisione favorevole dell’IRS, «le 2.300 cause presentate al Tribunale Fiscale da scientologisti a cui era stata negata la deducibilità per i servizi di Scientology sono state tutte ritirate» (International Association of Scientologists [1994?]).

Nel 1964, su un opuscolo (Scientology: Plan for World Peace) che evidentemente ebbe distribuzione limitata agli scientologisti (si veda Hubbard 1964b), Hubbard elaborò ulteriormente il suo desiderio di conquistare il controllo su una zona giurisdizionale. In una conferenza su nastro tenuta ai suoi studenti nello stesso anno fu ancora più esplicito: parlò della creazione di una città internazionale in cui «semplicemente [ci] sarebbe stato il monopolio su tutta la cura mentale», cura affidata agli scientologisti (Hubbard 1964a, p.29). Naturalmente Hubbard non creò mai questa città, e non riuscì nemmeno ad assumere il controllo di strutture di salute mentale in qualsivoglia paese.

Nel 1966, ad esempio, venne espulso dalla Rhodesia anche se aveva prodotto «per quel paese un non richiesto “tentativo di costituzione”, mentre cercava inutilmente di “ingraziarsi le figure politiche al governo”» (Miller, p.258). Sull’isola greca di Corfù, nel 1968, riuscì ad arrivare più vicino all’appoggio della élite politica e sociale, ma ancora una volta venne espulso (Forte). Tra il 1971 e il 1972, per un breve periodo, gli scientologisti sembrarono sul punto di conquistare influenza politica in Marocco dopo aver offerto programmi agli uffici postali del paese (si veda Atack, p.203; Miller, p.311), alla polizia e agli agenti del servizio di spionaggio. Quest’ultimo programma insegnava come usare l’E-Meter di Scientology in veste di macchina della verità contro i sovversivi politici (si veda Miller, p.311) [22]. Ciononostante, nel dicembre del 1972 il governo marocchino espulse Hubbard con un preavviso di sole 24 ore (si veda Atack, p.203).

Nonostante questi insuccessi nel suscitare significativo interesse politico o conquistare il controllo sociale, sembra che Scientology attualmente stia avendo un considerevole successo nell’influenzare alcuni governi che un tempo si trovavano oltre la Cortina di Ferro. Secondo una pubblicazione di Scientology del 1995, nella città russa di Perm (oltre 1,1 milioni di abitanti) «tutti i funzionari del governo locale e regionale sono in addestramento all’Hubbard College per realizzare un nuovo sistema organizzativo basato sull’organigramma di sette divisioni di LRH. Questo organigramma è stato utilizzato per riorganizzare interamente gli uffici cittadini, regionali e del governo» (International Association of Scientologists Administrations 1995; American Family Foundation 1994, p.8).

Rapporti non sostenuti da prove indicano che numerose industrie delle zona stanno portando avanti le procedure amministrative di Hubbard (si veda Dworkin, p.5). Parimenti in Albania , nei primi anni ’90, gli scientologisti hanno collaborato con alcuni ministeri, tra cui il Ministero per la Pubblica Istruzione, per tenere corsi amministrativi di Scientology presso una università e la Biblioteca Nazionale (si veda Church of Scientology Advanced Organisation Saint Hill United Kingdom; Wise International).

Senza dubbio è chiaro il modo in cui Scientology si presenta a quei paesi che potrebbero essere ricettivi ai suoi insegnamenti amministrativi o di altra natura, ma che, se la sua presunta natura religiosa fosse enfatizzata, potrebbero mettere a rischio la commercializzazione dei diversi aspetti della “tecnologia” di Hubbard. Dopo l’arrivo di Scientology in Giappone, ad esempio, un funzionario della sua Sea Org scriveva in un appunto:

«1. OK, ci presentiamo come religiosi o come Dianetics [cioè laici]?

2. Identità di registrazione dell’org[anizzazione da fondare].

3. Sistema finanziario su cui opererà l’org.

4. Bottoni chiave da usare [parole, frasi o ideali per suscitare una risposta o reazione forte].

5. Mosse PR [pubbliche relazioni] chiave da fare (con chi allearsi, chi aiutare/evitare).

6. L’esatto modello di disseminazione» (Agarwala, p.7).

Per la presentazione di Scientology in Giappone era perciò di fondamentale importanza decidere se presentarsi come religione o come Dianetics, cioè la presunta scienza di salute mentale.

Infatti nel corso della discussione su come gestire le traduzioni dall’inglese al giapponese del suo materiale, l’analisi stabilì che «si deve anche valutare se ci presenteremo come religiosi o non religiosi, visto che dovremo decidere se i libri citeranno o meno la chiesa, se dovranno avere i simboli della chiesa ecc.» (Agarwala, p.7). In breve, quando Scientology cerca di entrare in un paese la cui cultura potrebbe reagire in modo sfavorevole ad una incursione religiosa straniera, è pronta a compromettere la «pretesa designazione» di religione (si veda Kent, 1990, p.402) usata quasi universalmente nei paesi occidentali. Infatti quando nel 1985 il gruppo annunciò la creazione dell’org di Tokyo , rivelò il compromesso a cui era scesa nei confronti della designazione religiosa: «un gruppo di scientologisti sta aprendo il Giappone alla filosofia di Scientology!» (International Association of Scientologists 1985).

Strategie rivolte alle masse: la commercializzazione della “Via della Felicità”

Dopo essere entrata in un paese Scientology intraprende una serie di programmi che dimostrano una notevole coerenza in tutto il mondo. Uno di questi programmi consiste nel cercare di far conoscere L. Ron Hubbard come «uno degli autori più acclamati e diffusamente letti di tutti i tempi» ( Church of Scientology International 1989b, p.2).

Il pronunciamento propagandistico scaturisce dai risultati delle analisi condotte dal LRH Personal Public Relations Bureau. Ad esempio, «un sondaggio internazionale condotto su pubblico grezzo ha rivelato che il 90% degli intervistati considerava uno scrittore come un valore per la società» ( Church of Scientology International 1989b, p.1). Gli scientologisti hanno definito “posizionamento” questo uso enfatizzato dell’affermazione, e hanno visto che poteva avere implicazioni significative sia per l’immagine di Hubbard che per la vendita dei libri di Scientology in tutto il mondo.

Ancor prima che Scientology iniziasse a collocare sistematicamente il suo fondatore tra «gli scrittori più acclamati e letti» della storia, Hubbard e la sua organizzazione lo commercializzavano in modo da interessare un vasto pubblico ad una serie di argomenti moralmente neutri. Prendendo a modello Elbert Hubbard (nessuna relazione) [23], scrittore americano popolare all’inizio del secolo, Hubbard scrisse un opuscolo di 21 aforismi semplicistici che, quando seguiti, avrebbero costituito “La Via della Felicità” (Hubbard 1981). In diversi paesi i suoi costi di stampa e/o distribuzione sono stati coperti da sponsor aziendali o governativi (Church of Scientology International 1989a, p.4).

In contemporanea con la pubblicazione della “Via della Felicità” Scientology ha lanciato la campagna “La Via della Felicità”. Si trattava ufficialmente di «una campagna internazionale per migliorare la morale e ristabilire onestà e fiducia nel mondo». Fatto più rivelatore, intendeva anche fare in modo che «questo codice morale di buon senso venga conosciuto, adottato e usato» (The Way to Happiness Foundation, p.1). In sostanza l’opuscolo moralistico era stato studiato per pubblicizzare diffusamente tra la gente il nome di Hubbard, con la speranza di motivarla ad esplorare favorevolmente l’organizzazione che l’autore aveva creato.

La diffusione mondiale dell’opuscolo “La Via della Felicità” fu gestita agli inizi degli anni ’80 da una branca dell’organizzazione Scientology denominata Social Coordination International. Il suo precursore, la Social Coordination Network, «fu fondata nel 1974 allo scopo di assistere quei gruppi principalmente interessati alla rivitalizzazione delle greggi e alla riabilitazione dal crimine, della droga e dell’istruzione, utilizzando l’indispensabile tecnologia di LRH» (Church of Scientology International 1983, p.1). La Concerned Businessmen’s Association, organizzazione commerciale sponsorizzata da Scientology, contribuisce alla diffusione della “Via della Felicità” nelle scuole (si veda The Way to Happiness Foundation Newsletter, p.2).

Molto importanti per diffondere gli insegnamenti del fondatore di Scientology sono sia il Narconon (un programma che sostiene di liberare l’organismo da droghe, residui di farmaci e radiazioni) che due programmi didattici (Education Alive e Effective Education [International Association of Scientologists 1987a, pp.22, 231]). Un ulteriore programma didattico di Scientology è Applied Scholastics (Church of Scientology International 1992, pp.422-7). Dal 1988 tutti questi programmi sono gestiti dalla Association for Better Living and Education-ABLE di Scientology (ABLE; Church of Scientology International 1992, p.511; Miscavige, p.13). La ABLE gestisce inoltre un programma chiamato Criminon che si occupa delle carceri, usato nelle strutture detentive di California, Argentina, e Ungheria (si veda Able; Weinstein, p.B6).

Alcune delle attività del Social Coordination International e del suo successore, la ABLE, hanno ricevuto l’appoggio di leader dell’imprenditoria e di governi di alcuni paesi. In merito alle tecniche di studio di Hubbard, ad esempio, una pubblicazione di Scientology ha scritto che «aziende come Elizabeth Arden, Perrier, Bank of America e Chevron hanno ricevuto servizi di comunicazione e/o tecnici da un rappresentante del SoCo [Social Coordination]. Seminari di tecnologia di studio vengono regolarmente tenuti nelle divisioni Buick e Oldsmobile della General Motors a Flint, Michigan» (Social Coordination International, p.3). In Cina, «un seminario di base di tecnologia manageriale di LRH è stato tenuto a 50 capi regionali dell’industria cartaria cinese» (International Association of Scientologists 1987b, p.44). Infine, in Sud Africa «Education Alive ha avuto un’accettazione senza precedenti, è stata riconosciuta dal governo sudafricano ed ha ricevuto fondi da oltre 100 importanti compagnie tra cui Rank Xerox, Mobil Foundation, Borden Food Corporation, Bristol Meyers and la Anglo American Mining Company» (Church of Scientology International 1988b, p.3). Nonostante in Nord America l’applicazione delle tecniche manageriali di Scientology al mondo degli affari abbia subito un’importante battuta d’arresto dopo la rivelazione di problemi significativi provocati al gigante assicurativo Allstate (si veda Sharpe), queste stesse tecniche «”sono richiestissime” in Russia, con “centinaia di fabbriche, banche e compagnie assicurative” che le stanno usando» (riportato in Cimino).

Eventi attuali e futuro

In veste di organizzazione con progetti, denaro e leadership in lotta per controllare il mondo, Scientology è una formidabile ideologia globalistica. Tutte le sue intense attività mondiali fanno parte di uno sforzo unitario per instillare i valori e le pratiche sviluppate dal suo leader, L. Ron Hubbard, in ogni aspetto della civiltà umana: salute mentale, medicina, politica, economia, vita familiare, spettacolo e religione.

Sebbene sul lungo periodo l’inefficacia di Scientology in campo sociale, psicologico e medico renda impossibile il raggiungimento della dominazione mondiale, alcune delle sue attività internazionali continuano ad espandersi, mentre altre incontrano rigida opposizione.

In campo accademico, la portata e la complessità delle attività internazionali di Scientology dovrebbero incoraggiare un rinnovato interesse per l’organizzazione. Nel corso dei prossimi anni gli accademici che intraprenderanno questo tipo di studio saranno testimoni di eventi degni di nota, eventi solo in parte prevedibili. Innanzitutto, i ricercatori assisteranno all’investimento di una sostanziale quota del denaro risparmiato con l’esenzione fiscale americana in una campagna mondiale contro la psichiatria, che Scientology ritiene essere il suo nemico cosmico. Don Gershbock, Ufficiale del Tesseramento CCHR per gli Stati Uniti, in una lettera del 7 dicembre 1993 invitava a «unirsi al CCHR USA, prendere la tessera di appartenenza e aiutarci a porre fine per sempre all’abuso psichiatrico» (Citizens Commission on Human Rights 1993). L’allegato conteneva l’articolo di deducibilità fiscale (concessa al CCHR con la decisione dell’IRS) che i finanziatori potevano citare, e la promessa (stampata in grossi caratteri maiuscoli) che «i prossimi saranno gli psychs» (Citizens Commission on Human Rights 1993). Questa promessa di attacchi futuri fornisce ai ricercatori insolite opportunità per osservare un’aggressione ideologica contro una disciplina laica e scientifica.

In secondo luogo, in molti paesi occidentali i ricercatori assisteranno a continui esempi della lunga e costosa litigiosità legale di Scientology [24]. Negli Stati Uniti la Chiesa di Scientology sta fronteggiando l’indennizzo dovuto all’ex membro Lawrence Wollersheim, a cui è stato riconosciuto un risarcimento di 2,5 milioni di dollari perché la chiesa gli ha «intenzionalmente inflitto danni emotivi» (Church of Scientology of California v. Wollersheim, p.38; si veda anche p.50).

A proposito di un altro caso, molti osservatori stanno attentamente seguendo la causa civile contro Scientology in dibattimento a Clearwater, Florida. La zia della scientologista Lisa McPherson, deceduta nel 1995, sostiene che l’organizzazione e diversi suoi membri trattennero la donna, psicologicamente disturbata, contro la sua volontà, e questo portò a omissione di soccorso e alla morte, apparentemente per un embolo causato da disidratazione (Frantz 1997b; Tobin; Woodward e Katel). Ancora degne di nota sono le denunce fatte dai critici in merito ai contenuti dell’accordo segreto tra Scientology e l’IRS, che ha concesso l’esenzione fiscale alle organizzazioni di Hubbard – concessione data apparentemente con procedure molto insolite (si veda Frantz 1997a; MacDonald).

In Francia, dove nel 1978 Hubbard fu condannato in contumacia a quattro anni di prigione per «aver truffato i membri con promesse di ricchezza e benessere» (Los Angeles Times 1978), nel novembre del 1996 quattordici scientologisti hanno ricevuto condanne sospese per frode. Nello stesso caso un altro scientologista è stato condannato per truffa e omicidio non premeditato, dopo che un membro su cui aveva fatto pressioni per ottenere denaro per corsi di Scientology si era suicidato (si veda Whitney). Con una sentenza dalle parole molto forti, la corte ha accusato gli scientologisti di sfruttare la fede a scopi commerciali. «Accumulare denaro è una delle preoccupazioni principali, se non l’unica, della Chiesa di Scientology» (Swardson, p.3). Nel luglio del 1997, tuttavia, un giudice d’appello ha assolto nove dei quindici imputati, ma resta la condanna per omicidio non premeditato (A.R. (F); Morgan). Gli scientologisti francesi «hanno acclamato» la decisione del giudice d’appello perché «ha detto che il gruppo “può con ogni diritto affermare di essere una religione”», ma quasi immediatamente il Ministro dell’Interno del Governo francese «ha escluso il riconoscimento della Chiesa di Scientology come religione, e ha criticato la corte d’appello che l’aveva descritta come tale» (Washington Post 1997b).

Svizzera, Belgio e Olanda hanno dato inizio ad inchieste su Scientology (Swardson, p.3), la Grecia l’ha espulsa dal paese (Washington Post 1997c; St Petersburg Times 1997) [25] e un grande processo è stato rimandato in Spagna (si veda Jacobsen)[26]. L’inchiesta europea più approfondita, tuttavia, è in corso in Germania. In risposta alla crescente ostilità del governo contro l’organizzazione, sia a livello nazionale che locale, ai primi di maggio del 1994 l’Ufficio per gli Affari Speciali di Scientology emise una «Chiamata alle Armi» per contribuire alla lotta contro ciò che definiva «attacchi neonazisti del governo contro le org e il pubblico di Scientology» (Buchele). Quattro mesi più tardi gli scientologisti tennero una manifestazione alla Library of Congress di Washington, D.C. paragonando gli eventi anti-Scientology contemporanei alla Germania nazista (in contrasto con la mostra interna sui tedeschi che avevano opposto resistenza a Hitler [si veda Bayer]). Quello stesso mese (settembre 1994), la International Association of Scientologists, con sede in Inghilterra, fece pubblicare su Washington Post, New York Times e International Herald Tribune intere pagine pubblicitarie che paragonavano la reazione contro Scientology del governo tedesco alla persecuzione degli ebrei da parte del Nazional-Socialismo [27]. Nella disputa entrò anche il Dipartimento di Stato americano che affermò: «crediamo che in Germania gli scientologisti abbiano sofferto di discriminazione», ma aggiunse che «ci sentiamo offesi dal linguaggio che hanno usato» in una delle inserzioni pubblicitarie pubblicate dal New York Times (United States Department of State 1996, pp.10-11; si veda United States Department of State 1997, pp.23-4). Alla fine di settembre del 1996 due “scocciate” celebrità di Scientology, Isaac Hayes e Chick Corea, informarono i membri del congresso americano su ciò che definirono la «discriminazione artistica e religiosa» della Germania (Gerhart and Groer). Quando alla fine di gennaio 1997 trapelarono notizie sul fatto che il rapporto sui diritti umani stilato dal Dipartimento di Stato, di prossima uscita, avrebbe criticato le restrizioni imposte dal governo tedesco agli scientologisti (si veda Lippman), una figura politica tedesca disse che «circoli influenti all’interno del Dipartimento di Stato� si sono fatti usare dalla setta» (Bernd Protzner, Segretario Generale dell’Unione Cristiano Sociale, citato in The Times 1997).

Frattanto il Tribunale Federale del Lavoro della Germania ha decretato che Scientology doveva pagare un suo ex membro per i servizi resi all’organizzazione, sostenendo che la sua «affermazione di essere una comunità religiosa era “solo un pretesto per perseguire interessi commerciali”» (St Paul Pioneer Press 1995) [28]. Ad Hannover due decisioni della corte hanno proibito ai «rappresentanti di Scientology di avvicinare la gente sulle strade cittadine per pubblicizzare le loro organizzazioni, di distribuire opuscoli in zone pubbliche e collocare bancarelle di libri per promuovere i propri scopi» (The Stars and Stripes 1995). A Dusseldorf una corte ha decretato che la pratica di un’impresa immobiliare di usare il test della personalità di Scientology «equivaleva al maltrattamento di giovani affidati all’azienda, e violava le leggi della formazione professionale» (Chicago Tribune 1996). Preoccupati da possibili infiltrazioni, i maggiori partiti politici tedeschi (l’Unione Cristiano Democratica e il Partito Libero Democratico) hanno proibito l’iscrizione agli scientologisti (si veda Cowell; Whitney 1994a). Parimenti il governo bavarese ha iniziato a richiedere «a tutti i dipendenti statali di riempire un questionario in cui dovevano riportare in dettaglio ogni legame con la Chiesa di Scientology» (Demick; New York Times 1996). Temendo probabilmente che in Germania si ripetesse la breccia governativa francese, dove «un ex dirigente scientologista si era infiltrato nella sezione di sicurezza del Ministero dell’Interno riuscendo ad accedere ad archivi confidenziali» (Hodgson, p.13) [29], il Cancelliere Helmut Khol «ha annunciato la creazione di un ufficio federale per tenere sotto osservazione le attività di Scientology in Germania, e tenerne i membri lontani da impieghi pubblici chiave» (Payton, p.1A).

Questa insistenza ad ogni livello governativo per sopprimere Scientology deriva largamente dalla forte convinzione che l’organizzazione sia una ideologia totalitaria gestita in forma di impresa commerciale, sia psicologicamente manipolativa ed aspiri a dominare il mondo (si veda ad esempio Cowell; Demick; Payton, p.14A; St Petersburg Times 1996; Witney 1994b). Queste interpretazioni sono state avvalorate alla fine del 1995 dall’incontro tra funzionari tedeschi e l’ex membro americano Robert Vaughn Young, che aveva ricoperto un alto grado come funzionario delle pubbliche relazioni di Scientology; Young ha inoltre scritto un articolo per la rivista Der Spiegel in cui sottolineava il fatto che l’organizzazione era «un sistema totalitario» che gestiva un «Gulag» (Young, p.107) [30] (chiamato Rehabilitation Project Force o RPF) per i membri della élite della Sea Organisation che si pensava avessero trasgredito [31]. La guerra tra Scientology e la Germania non mostra segnali di raffreddamento, anche se il procuratore capo di Amburgo ammette che «Non siamo riusciti a dimostrare che Scientology chiede ai suoi membri di commettere crimini» (Hartmut Wulf, citato in Demick).

Nei prossimi anni l’attenzione si dovrà necessariamente incentrare sugli sforzi di Scientology per controllare l’informazione su Internet. Il newsgroup “alt.religion.scientology” [32] è tra i 40 forum più letti, con un pubblico mensile di lettori stimato, nel giugno 1995, tra le 20.000 e le 66.000 persone (forse addirittura tra le 100.000 e le 200.000, secondo un’altra stima [Fearer, p.78]). Parte della sua popolarità scaturisce dalla pubblicazione di materiale dottrinale di alto livello che Scientology sostiene essere coperto da diritti d’autore (si veda Allen). Nel difendere questa affermazione, l’organizzazione americana ha usato almeno quattro volte una controversa «procedura poco conosciuta, ma in aumento nelle corti civili, conosciuta come “perquisizione e sequestro exparte, con accertamento accelerato» per fare irruzioni domiciliari e confiscare computers, dischetti e materiale correlato che potrebbe contenere le informazioni pubblicate e in disputa, coperte da copyright (Bauman) [33]. Queste irruzioni, dirette da esperti di computer di Scientology, ha portato alla sentenza del caso di Arnaldo Lerma, in cui si stabiliva che le pubblicazioni in Internet da lui effettuate costituiva violazione di copyright, visto che «le parole godono della protezione legale anche nel cyberspazio» (Hall, p.B1).

In uno degli altri casi, la decisione di un giudice sulle responsabilità legali di una BBS [bulletin board service] per le violazioni di copyright commesse dai suoi sottoscrittori ha iniziato a fare giurisprudenza americana in un campo relativamente inesplorato (si veda Evans).

Di portata internazionale è stata la capacità degli scientologisti americani di usare il loro vecchio avversario, l’Interpol, per far sì che la polizia finlandese emettesse un mandato di perquisizione e sequestro a carico di Johan Helsingius, che all’epoca gestiva uno dei remailer Internet anonimi più affidabili [34]. Trovandosi ad affrontare il dilemma se comunicare l’identità della persona che Scientology voleva, o vedersi confiscato dalla polizia l’intero computer, e quindi dare accesso ai nomi delle 200.000 persone che avevano usato il suo servizio, Helsingius rivelò il nome. L’incidente gelò gli utenti Internet di tutto il mondo, visto che quasi certamente si trattava della prima volta in cui «era stato infranto il muro di anonimato fornito dai remailers» (Quittner; si veda anche Akst; Sheaffer). Indubbiamente la guerra di Scientology nel cyberspazio continuerà, poiché entrambe le parti utilizzano tecnologie emergenti e documenti e informazioni rivelati di recente per molestarsi, se non per danneggiarsi, a vicenda.

Infine, e fatto sicuramente più importante, i ricercatori assisteranno alla straordinaria espansione di Scientology in nuovi territori missionari, molti dei quali costituiti da paesi in precedenza tagliati fuori dai contatti con l’Occidente, ma ora desiderosi di infusione di ideali occidentali. Nel 1990, ad esempio, prima della riconfigurazione dell’ex Unione Sovietica e dell’Europa, Scientology Mission International riportò che «L’Ufficio Espansione è attualmente attivo per costituire Missioni di Dianetics e Scientology in Cecoslovacchia, Germania Orientale, Polonia, Romania, Yugoslavia, Bulgaria, India, Brasile, Ecuador, Perù, Cile, Honduras, Nicaragua, Panama, Trinidad, Uganda, Liberia, Sierra Leone, Etiopia, Kenya, Tanzania, Zaire, Hong Kong, Malesia, Indonesia e nelle Filipine [sic]!» (Scientology Missions International 1990, p.3). L’ufficio si stava anche «dando da fare» per stabilirsi a Leningrado (Scientology Missions International 1990, p.1). Anche la Cina sta assistendo agli sforzi di Scientology per portare la sua tech in posti sociali ed educativi chiave (si veda Social Coordination International 1986, pp.1, 8, 9). Nel 1992 l’Università Statale Russa di Mosca ha dedicato una sala del suo edificio a L. Ron Hubbard, l’ha riempita delle sue pubblicazioni e gli ha conferito una Laurea Ad Honorem postuma in Letteratura (si veda Author Services, pp.3-5).

Con la caduta della Cortina di Ferro e la fine della Guerra Fredda, Scientology indubbiamente cavalcherà l’onda dei prodotti occidentali che cercano di catturare l’immaginario e i cordoni della borsa dei mercati nazionali aperti di recente. Ne consegue che le battaglie con governi, organizzazioni di opposizione e con la stampa che per quarant’anni Scientology ha combattuto in Occidente si ripeteranno in nuove parti del mondo. Ad esempio Scientology si è già impegnata in una causa senza successo contro il Dipartimento di Educazione Religiosa del Patriarcato di Mosca della Chiesa Ortodossa Russa, a proposito di un opuscolo “antisette” da questi pubblicato (si veda Dvorkin, pp.12-13; si veda anche Shterin). Lo studio delle ideologie contemporanee soffrirà se i ricercatori in campo religioso non saranno buoni osservatori e analisti di quanto, secondo le premesse, saranno schermaglie molto intense.

L’autore:

Stephen A. Kent è Professore di Sociologia presso la University of Alberta [Canada]. Ha pubblicato articoli in Philosophy East and West, Journal of Religious History, British Journal of Sociology, Sociological Inquiry, Sociological Analysis, Canadian Journal of Sociology, Quaker History, Comparative Social Research, The Journal of Church and State, The Journal of Religion and Health, The Journal of Contemporary Religion, e Religion. La sua ricerca attuale si concentra sulle religioni alternative e non convenzionali. Dipartimento di Sociologia, University of Alberta, Edmonton, Alberta, Canada T6G 2H4 skent@gpu.srv.ualberta.ca.

Note dell’autore:

[1]. Tra le migliori visioni d’insieme della globalizzazione religiosa troviamo quella di Kurtz. Tuttavia, contrariamente all’affermazione di Kurtz secondo cui Scientology è «un altro gruppo di successo che attinge largamente alle religioni asiatiche», si veda Kent, 1996.

[2]. Ho ottenuto questa stima da una fonte confidenziale ma affidabile. Differisce da altre cifre recentemente pubblicate di 50.000 seguaci (Behar 1991b, p.51), e non tiene conto di ciò che sembra essere stato un iniziale spunto di crescita negli ex paesi della Cortina di Ferro, dopo il collasso del comunismo.

[3]. Una copia dell’accordo “segreto” del 1993 tra IRS e Scientology è reperibile in Internet sul sito denominato “Operation Clambake”.

[4] Ad esempio, in una lunga nota a piè di pagina Hubbard proseguiva un attacco contro la psichiatria iniziato nel corpo del testo. Affermava che «molti tra coloro che indagano sui trattamenti dei malati di mente fatti da psichiatri ed altre istituzioni di salute mentale vengono indotti, quando scoprono ciò che in realtà significa per un paziente la lobotomia pre-frontale, la leucotomia trans-orbitale e l’elettroshock, a insultare lo psichiatra come indegno di fiducia, e accusarlo di usare questi metodi per condurre esperimenti di vivisezione sugli esseri umani». Concludeva la lunga nota insinuando che «leggi contro di loro [gli psichiatri] come quella recentemente citata da un senatore che aveva familiarità con Dianetics, storie dell’orrore su di loro sui giornali e una generale antipatia del pubblico, assieme alla tradizionale sfiducia dei medici nei loro confronti, non potrà che causare una condizione di turbolenza. Dianetics è una nuova scienza scoperta di recente, ed è obiettiva» (Hubbard 1950, p.151 n.). La chiara implicazione è che Dianetics è in grado di sostituire la psichiatria.

[5]. Gli scientologisti informati hanno certamente capito l’analogia con i Gesuiti. Un articolo del 1986 pubblicato in una delle riviste di Scientology discuteva «l’infiltrazione degli psichiatri e delle professioni psicologiche nell’educazione». Rispondendo alla domanda «perché l’educazione è così importante?», l’articolo affermava che «I Gesuiti (un ordine della Chiesa Cattolica Romana molto noto per il suo attivismo) ha esportato la politica di fondare scuole della Chiesa in zone dove desideravano introdurre la loro religione. I motivi sono ovvi. Educando un bambino alle proprie convinzioni, gradualmente ci si impossessa di un’intera nuova generazione di un paese, e sul lungo termine si può così influenzare sviluppo e crescita di quel paese. I Gesuiti ebbero molto successo in questa strategia. Anche psichiatri e psicologi hanno in mente questa strategia» (International Association of Scientologists 1986, p.49).

[6]. Materiale reso pubblico dopo le irruzioni dell’FBI del 7 luglio 1977 contro i Guardian Office di Scientology di Los Angeles e del District Columbia, supporta l’affermazione di Fooner secondo cui l’Interpol aveva fornito informazioni a numerosi paesi che stavano indagando su Scientology. Nei furti con scasso perpetrati da operativi di Scientology ai danni del Dipartimento di Giustizia americano e dell’Internal Revenue Service, i documenti governativi rubati rivelavano che l’Interpol aveva avuto comunicazioni con funzionari di Australia (1966, 1967), Canada (1967), Danimarca (1969), Inghilterra (1967, 1970), Malawi (l967), Stati Uniti (1967, 1969, 1974), Isole Vergini (1970) e Germania Occidentale (1974). Un elenco riassuntivo di queste comunicazioni compariva in una lettera di sei pagine (datata 24 maggio 1976) scritta da Mike [Meisner] a Cindy [Raymond]: «Rif. Stati Uniti Interpol NCB [National Central Bureau]. Documenti su Scientology rifiutati interamente in base al FOIA [Freedom of Information Act]». Inoltre possiedo fotocopie di molta della reale corrispondenza dell’Interpol.

[7]. «La DIFESA di qualsiasi cosa è INSOSTENIBILE. Il solo modo per difendere qualcosa è ATTACCARE, e se ve lo dimenticate, allora perderete ogni battaglia che intraprenderete, sia in termini di conversazione personale, di dibattito pubblico o di corte di giustizia» (Hubbard 1955, p.157 [maiuscolo in originale]).

[8]. «Il Network OSA [Ufficio degli Affari Speciali] è responsabile della gestione di tutte le questioni esterne alla Chiesa [di Scientology] (comprese relazioni legali, di difesa, con il governo e con i media) per conseguire la totale accettazione di Scientology e del suo fondatore, L. Ron Hubbard. OSA contribuisce a creare un ambiente sicuro in cui le orgs possano operare ed espandersi con le loro azioni» (Church of Scientology International 1988a, p.25).

[9]. Numerosi indizi puntano ad Hubbard stesso come autore di questa nota di cinque pagine non firmata, e il suo contenuto è assolutamente coerente con i suoi scritti del periodo. Innanzitutto lo stile è quello di Hubbard: paragrafi molto corti, stringati di una sola frase, inframmezzati da qualche lungo paragrafo. In secondo luogo, molti degli argomenti discussi sono quelli che lo preoccupavano: racconta di informazioni di intelligence, operazioni sotto copertura, la “guerra” con la professione della salute mentale ecc. In terzo luogo (e maggiormente rivelatore) sono i frequenti auto-riferimenti ad incidenti della vita di Hubbard. Nella seconda pagina della nota, ad esempio, l’autore fa riferimenti a numerosi “articoli cattivi” su di lui e il suo movimento, e indica che un’esplosione di articoli negativi sui giornali di San Francisco, nel settembre del 1950, citavano «l’editore Ceppos che mi criticava (era un comunista, editore del Libro Uno) seguito dai giornali di LA aizzati dalle azioni di “divorzio” di Sara Komkovadamanov (alias Northrup), seguiti da un tentato rapimento da parte mia». “Ceppos” si riferisce ad Art Ceppos, uno dei primi sostenitori della Dianetics di Hubbard, ma che poi si dimise dalla Hubbard Dianetics Research Foundation di Elizabeth, New Jersey. Hubbard, con la rabbia che lo caratterizzava, «contattò l’FBI e disse che Art Ceppos, presidente della Hermitage House, era un simpatizzante comunista che recentemente aveva cercato di impossessarsi dell’indirizzario della Fondazione» (Miller, p.170). Il “Libro Uno” è il termine Scientology per il libro di Hubbard Dianetics: la Scienza Moderna della Salute Mentale, e la Hermitage House aveva pubblicato la prima edizione del libro. Sarah Northrup fu la seconda moglie di Hubbard, coinvolta in una molto pubblicizzata battaglia per ottenere il divorzio da Hubbard (Miller, pp.170-93). Gli “articoli cattivi” scritti dai giornali di Los Angeles sulla rottura del matrimonio con la Northrup comprendevano: il Los Angeles Examiner 1951a; 1951b; il Los Angeles Times 1951a; 1951b; 1951c; The Mirror 1951; l’Herald Express 1951.

[10]. Per la versione Scientology degli eventi, si veda «Chelmsford The Endless Sleep» presso “http://www.scientology.org/reform/new/%chelms.htm” (scaricato il 30 novembre 1996). Sfortunatamente non ho avuto accesso allo studio definitivo sugli abusi di Chelmsford: John Patrick Slattery, Report of the Royal Commission into Deep Sleep Therapy, New South Wales Australia, Royal Commission into Deep Sleep Therapy, 12 vols, Sydney. Government printing Office 1990. Gran parte del numero del 21 dicembre 1990 del Sydney Morning Herald era dedicato al riassunto delle conclusioni della Royal Commission. Sul ruolo di Scientology si veda Fife-Yeomans, p.7. «Nel 1996 la Sig.ra [Rosa] Nicholson si assicurò un lavoro presso l’ospedale, trasformandosi in segugio dilettante: fotocopiava documenti dei pazienti e passava informazioni alla Citizens Commission on Human Rights (CCHR), una branca della Chiesa di Scientology, che in questo modo poteva osservare strettamente Chelmsford e il Dott. [Harry Richard] Bailey». Ringrazio Ms Julie Robotham del Sydney Morning Herald per avermi indirizzato a questa eccellente fonte giornalistica. Si veda anche Bromberger e Fife-Yeomans.

[11]. A proposito dei «materiali fuorvianti e distorti» prodotti da Scientology, uno dei miei contatti mi ha fornito un pacchetto informativo di 22 pagine dell’Interpol (sfortunatamente senza titolo) che dettaglia i numerosi e sostanziali problemi del ritratto che Scientology fa dell’Interpol e delle sue attività, come pubblicato nell’opuscolo sull’Interpol del 1990 edito dalla Church of Scientology International intitolato: Private Group, Public Menace, Church of Scientology International 1990. Ad esempio, il NCLE aveva scoperto che Paul Dickopf, presidente dell’Interpol dal 1968 al 1972, nel corso della Seconda Guerra Mondiale era stato membro delle SS naziste. La più accurata presentazione della biografia di Dickops, tuttavia, sembra dimostrare che alla fine del 1939 era un membro del Servizio di Sicurezza della Polizia del Land di Bade, e come conseguenza dell’importante incarico che rivestiva in polizia «venne automaticamente immatricolato tra le SS in qualità di “SS Unt[e]rsturmfuehrer”… Avendo rifiutato di operare in qualità di agente dell’Intelligence tedesco in Svizzera, troncò i collegamenti con la sua unità e fuggì a Bruxelles, Belgio, dove rimase come rifugiato politico fino al luglio del 1943. Poi, per sfuggire ai rastrellamenti della Gestapo, fuggì in Svizzera dove gli fu concesso asilo politico fino al novembre del 1945». Le informazioni di Scientology su Dickopf mancano anche di citare che «il dossier dell’ufficio del Servizio di Sicurezza delle SS, datato 23 ottobre 1944, indica che era stato emesso un mandato di cattura contro Paul Dickopf, che risultava scomparso. Questo mandato classificava Dickopf tra i nemici dichiarati del regime nazista» (Interpol[?] (n.d.[1991?]), pp.5-6). L’evidente distorsione e falsa rappresentazione della NCLE sulle relazioni tra i nazisti e Dickopf è indicativa degli altri problemi interpretativi che esistono sulla ricerca condotta da Scientology su storia e operazioni dell’Interpol.

[12]. Sicuramente la copia della decisione del Segretario Generale Kendall allegata all’informativa inviata ai Capi dei National Central Bureaus era un riassunto piuttosto che un testo completo, visto che all’epoca il contenuto esatto delle decisioni era segreto. Non sono in possesso di questo allegato.

[13]. In una corrispondenza con uno dei miei contatti di ricerca, Kendall ha insistito sul fatto che l’affermazione di Scientology che stesse collaborando con i suoi leaders nel tentativo di creare «un’era di pace» era «assolutamente infondata». Ovviamente Scientology vedeva le cose in modo diverso.

[14]. Anche se il primo incontro organizzativo ed elezione dei funzionari del CAN avvenne nel 1974, ricevette lo status di organizzazione no-profit nel 1978. Ringrazio Cynthia Kisser, direttore dell’ex CAN, per questa informazione.

[15]. Secondo l’elenco pubblicato nel numero di giugno 1996 del bollettino del CAN, alla metà del 1996 le cause contro il CAN, i suoi affiliati e alcuni dei suoi membri ammontavano a circa 51. (Si veda Cult Awareness Network 1996.)

[16]. La persona in questione, Shirley Landa, era realmente un contatto del CAN, ma pare non fosse registrata come tale sulla linea di crisi (chiamata Crisis Clinic) di Seattle, Washington, che ricevette la prima telefonata di richiesta informazioni (fatta da una parente della madre di Jason Scott). La Crisis Clinic registrava la Landa come rappresentante di una organizzazione “antisette” locale che non aveva relazioni con il CAN, anche se sembra avesse avuto relazioni con il suo predecessore, la Citizens Freedom Foundation. La Landa agiva in qualità di risorsa locale del CAN quando persone dell’area di Seattle chiamavano l’ufficio nazionale CAN di Chicago, e l’ufficio nazionale dava lei come riferimento in quanto viveva in una zona vicina (il che avrebbe significato bollette telefoniche più basse per chi chiamava). In ciò che divenne il caso Jason Scott, tuttavia, la telefonata iniziale andò direttamente alla linea di crisi, quindi all’epoca il CAN non fu coinvolto. Ho chiarito la probabile relazione della Landa con la Crisis Clinic di Seattle parlando con un membro di lunga data dell’organizzazione, che mi ha informato che il CAN non era elencato nella sua guida 1990 di organizzazioni per le risorse alla comunità. Sfortunatamente, il database 1990 della Crisis Clinic è stato trasferito su un nuovo sistema, così non posso controllare quali affiliazioni organizzative avesse la Landa. Un elenco del 1997 la cita come rappresentante del “Parents Awareness/Citizens Freedom Foundation”, e questo elenco esiste probabilmente da anni.

[17]. Tra le poche élite politiche e scientifiche che sono state scientologiste risulta il barone Duncan James McNair (si veda “http://www.demon.co.uk/castle/audit/mcnair.html2), che il 17 dicembre 1996 annunciò alla Camera dei Lords britannica di essere scientologista, e il sociologo J. L. Simmons, Ph.D., che scrisse una risposta all’impressionante studio di Wallis su Scientology (si veda Wallis, pp.265-9).

[18]. Per una discussione di Scientology sui suoi Celebrity Centers si veda Church of Scientology International, 1992, pp.353, 506. Una discussione breve ma informativa su Scientology e le celebrità è di Sappell e Welkos; si veda anche Richardson.

[19]. Dahl (p.14A) riporta anche che la Author Services Inc. di Scientology «ingaggiò un lobbista per spingere una legislazione che estendesse i copyrights. Gli archivi mostrano che l’anno scorso l’azienda ha pagato 60.000 dollari a Nicholas Wise».

[20]. Nel 1960 all’interno della Chiesa di Scientology venne fondato il Dipartimento degli Affari di Governo, che ha dimostrato di essere stato l’inizio di ciò che poi divenne il Guardian Office. Il Dipartimento degli Affari di Governo ricevette l’incarico della responsabilità di assicurarsi che Chiese e Missioni di Scientology non si immischiassero in questioni laiche, ma si concentrassero unicamente sul lavoro con i parrocchiani. Perciò il Dipartimento degli Affari di Governo gestiva faccende legali e fiscali, domande dei media ed altri affari laici. Nel 1966 venne fondato l’Ufficio dei Guardiani. Lo scopo dei Guardiani era contribuire ed emettere direttive per salvaguardare le Chiese di Scientology, gli scientologisti e Scientology, e impegnarsi nella promozione a lungo termine (Church of Scientology of California, 1978, p.1).

[21]. «Il Network OSA [Ufficio degli Affari Speciali] è responsabile della gestione di tutti gli affari esterni alla chiesa (compresi i campi legale, di difesa, le relazioni con il governo e i media) fino ad ottenere il risultato di una completa accettazione di Scientology e del suo fondatore, L. Ron Hubbard. OSA contribuisce a creare un ambiente sicuro in cui le orgs possano espandersi con le loro azioni» ( Church of Scientology International 1988a, p. 25).

[22]. Sembra che Scientology abbia anche cercato di influenzare i politici di un altro paese, il Messico, dando assistenza in Florida a membri dell’opposizione di governo (si veda Atack, p. 375). Sebbene Scientology ritragga l’E-Meter come un «artefatto religioso usato come guida spirituale durante le confessioni della chiesa» (Hubbard 1975, p. 137), Hubbard parlò di esso anche come di un palese dispositivo di rilevamento delle bugie (si veda Hubbard 1961, pp.1-2).

[23]. Hubbard mise in giro la leggenda secondo cui Elbert Hubbard era suo zio, il quale aveva «colpito» con il suo scritto «A Message to Garcia…one night after supper in a single hour» (Hubbard 1951, pp.1, 3; anche in Hubbard 1985, p. 2). Tuttavia Miller (p. 11) sottolinea che il padre di Ron, Harry Ross Hubbard, nacque come Henry August Wilson ma venne adottato, in quanto orfano, dal Sig. James Hubbard e sua moglie. Elbert pertanto non può avere relazioni, almeno non di sangue. Il saggio di Elbert Hubbard riguardava un soldato di nome Tenente Andrew Summers Rowan (morto nel 1943) che (come la storia fu erroneamente raccontata) portò un messaggio del Presidente Americano al capo degli insorti cubani, il Generale Calixto Garcia. Rowan riuscì a portare a termine l’incarico nonostante numerose peripezie, e il racconto abbellito di Elbert Hubbard divenne «un forte ammonimento ai lavoratori di obbedire all’autorità, e di mettere la devozione ai propri compiti sopra ogni altra cosa» (Charnay e Fadness, p.562). Il suo messaggio attirò l’attenzione dei dipendenti di tutto il mondo, e «venne tradotto in 20 lingue, e ristampato oltre 100 milioni di volte» (Charnay e Fadness, p.562). L. Ron Hubbard rimase così impressionato dal talento del suo omonimo che nel 1956 gli dedicò la nona ristampa di Dianetics, The Modern Science of Mental Health (si veda Hubbard 1950/1956). Scientology diffuse il suo opuscolo “La via della Felicità” con modalità evidentemente ispirate al successo di «A Message to Garcia».

[24]. Casi legali correnti o recenti che hanno visto coinvolta Scientology si sono svolti in Canada, Italia, Francia, Germania e, più di recente, in Grecia (Behar 1991a; St Petersburg Times 1997; Washington Post 1997a).

[25]. I documenti che la polizia greca ha sequestrato nel corso delle irruzioni presso le strutture di Scientology sono disponibili a questo indirizzo: “http://home.sol.no/~aheldall/xenu/greece/” [Per una parziale traduzione in italiano, si veda: La Grecia chiude le porte a Scientology – ndt].

[26]. Uno degli arrestati era Heber Jentzsch, Presidente della Church of Scientology International, a cui il tribunale concesse di lasciare il paese e tornare negli Stati Uniti per poter fare visita ad un parente malato. «Le accuse contro l’organizzazione e le sue operazioni satellite come il programma di recupero dalla droga Narconon comprendono massiccia frode fiscale, falsificazione di documenti, operatività senza licenza, associazione illecita e diverse violazioni alle norme di igiene pubblica» (Philadelphia Inquirer 1989) [Per approfondimenti in italiano si veda: Scientology: Problemi in Spagna – ndt].

[27]. Ho copie di annunci pubblicitari del 1994 apparsi su The Washington Post il 15, 22 e 29 settembre; 6, 13 e 24 ottobre; 1, 8, 15 e 22 dicembre. Su The New York Times dal 17 al 25 ottobre; 1, 8 e 22 novembre; 6 dicembre. Riferimenti agli annunci pubblicitari sull’International Herald Tribune appaiono in Payton.

[28]. La citazione della St. Paul Pioneer Press proviene dalla sentenza del tribunale del lavoro tedesco (AP 5 ArbGG 1979 Nr. 21 [22.3.1995], 1707).

[29]. Le violazioni al governo e polizia canadese portarono alla condanna di sette scientologisti e della Church of Scientology di Toronto per operazioni di spionaggio all’interno del Ministero della Procura Generale dello stato di Ontario, della Polizia Provinciale dello stato di Ontario, e della Reale Polizia a Cavallo del Canada (si veda Claridge; Moon).

[30]. La natura totalitaria di Scientology si rivela da sola nella condanna di Hubbard ai membri che discutono e analizzano criticamente tra loro la “tech”, piuttosto che fare riferimento unicamente alle sue parole in materia. In un dizionario diffusamente circolante dei termini di Scientology, Hubbard identificò ciò che definì “tech vervale” e la codificò dicendo che «quasi la cosa più terribile che possiamo avere intorno è la tech verbale, che significa tech senza riferimenti a un HCOB [Hubbard Communications Office Bulletin] e maneggiamento diretto senza il materiale effettivo» (Hubbard 1976c, p.546). Detto in parole povere, Hubbard era depositario dell’unico e solo verbo relativo alla sua “tech”, e i membri devono seguire le sue affermazioni alla lettera.

[31]. Il ministro dell’interno bavarese, Guenther Beckstein, cita specificamente l’RPF nel suo comunicato stampa del 15 gennaio 1997 (Beckstein 1997). Questo comunicato stampa fu diffuso il risposta ad una «Lettera aperta a Helmut Khol» apparsa il 9 gennaio 1997 sull’International Herald Tribune. Firmata da 34 personalità di Hollywood non appartenenti alla chiesa (sebbene molte di esse fossero professionalmente associate agli attori seguaci di Scientology Tom Cruise e John Travolta [si veda Whittell]), la lettera faceva appello a Khol affinché cessasse «la spiacevole discriminazione contro gli scientologisti praticanti nel Suo paese, e nel Suo partito». Molte delle restrizioni (come avere una “guardia di sicurezza” che accompagna chi si muove tra edifici diversi) e degli incarichi (come la pulizia dei garage, della tromba dell’ascensore, e della sala caldaie [“E/R”] applicati nel RPF compaiono nel Boards of Directors of the Churches of Scientology 1977. Discussioni sul RPF compaiono in Atack, pp.206, 250, 252, 275 -6 , 322, 341, 358-9; Corydon, pp. 123 – 9; 136 – 8. Il rapporto più estensivo sul RPF scritto a tutt’oggi è Kent, 1997 [In italiano: Il sistema interno di “rieducazione” di Scientology – ndt]. Il testo completo della «Lettera Aperta a Helmut Kohl» (International Herald Tribune 1997) è stato scaricato dal newsgroup alt.religion.scientology. Si veda anche Walsh. Kohl definì la lettera come “spazzatura” (Kohl citato in Gove 1997).

[32]. Un utile racconto sulla storia del newsgroup si trova in Jacobsen. Jacobsen data la nascita del newsgroup al 1991, poco dopo l’apparizione dell’articolo critico di Richard Behar (La Florida Setta dell’Avidità e del Potere), articolo di copertina del Time del 6 maggio 1991 (si veda Behar 1991b).

[33]. Sulle irruzioni a casa dell’ex scientologista ora critico Dennis Erlich a Glendale, California (un sobborgo di Los Angeles) si veda ad esempio Abrahamson and Riccardi. Per l’irruzione a casa di Arnaldo (Arnie) Lerma di Arlington, Virginia (un sobborgo di Washington, D.C.), si veda Fisher. Per le irruzioni a casa dell’ex membro ora critico e impegnato in una causa legale Lawrence Wollersheim e del suo socio (parimenti ex membro) Bob Penny a Boulder, Colorado, si veda Lane. Tra le discussioni più approfondite sulla battaglia legale in Internet in prospettiva legale, cito Frankel [per approfondimenti in italiano si veda: Contro Internet – ndt].

[34]. I remailers anonimi ricevono messaggi e-mail da persone che vogliono celare la loro identità. I remailer tolgono dal messaggio il nome del mittente, assegnano codici a caso per i nomi, e li reinviano alla destinazione assegnata. Il ricevente del messaggio, pertanto, non conosce l’identità del mittente.

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Appendice [*]

Lettera di Stephen A. Kent al Globe and Mail [quotidiano canadese], 16 ottobre 1998.

Attacco diffamante

Ai primi di giugno il Globe and Mail ha distribuito un inserto pubblicato dalla Chiesa di Scientology intitolato “Freedom” [pubblicato in Italia come “Diritti dell’Uomo”]. Questo inserto conteneva un articolo equivalente ad una lunghissima e diffamante aggressione nei miei confronti e e della ricerca che conduco su religioni nuove e alternative, in particolare su Scientology stessa.

In veste di inserto del Globe and Mail, questa pubblicazione di Scientology e l’articolo su di me potrebbero acquisire un maggior grado di credibilità di quanto non sarebbe avvenuto senza l’abbinamento al vostro giornale, il che mi spinge a scrivere sulle stesse pagine.

Suppongo che l’aggressione nei miei confronti sia scaturita dai lavori che ho pubblicato e dalle mie presentazioni di Scientology, comprese quelle in cui ho affermato la mia preoccupazione in merito a quanto ritengo essere probabili violazioni di diritti umani all’interno dell’organizzazione di Scientology. L’articolo era particolarmente critico su, ma molto vago in merito a, presentazioni da me tenute lo scorso anno in Germania, e relative a Scientology. Leggendo l’articolo nessuno è in grado di sapere che quelle presentazioni riguardavano il mio punto di vista su ciò che ritengo essere probabili abusi di diritti umani perpetrati da Scientology, e che ho tenuto queste presentazioni su invito di funzionari del governo tedesco e di altri che stanno conducendo un’indagine su Scientology.

Piuttosto che impegnarsi in un dialogo o dibattito su preoccupazioni e problematiche relative ai diritti umani, Scientology – attraverso la sua pubblicazione – ha scelto di lanciare un attacco personale contro di me e le mie capacità di ricercatore.

Le mie affermazioni e conclusioni su Scientology sono frutto di un’accurata ricerca, attentamente documentata, basata su colloqui e estensive citazioni da materiali e letteratura della stessa organizzazione. Inoltre mi assumo piena responsabilità di ciò che ho scritto e detto. Al contrario, nessuno si prende la responsabilità di quanto affermato contro di me nella pubblicazione di Scientology, e addirittura della pubblicazione stessa. Perché no?

Non sono il solo ricercatore che critica le pratiche di Scientology, e ne scrive. Molti siti web si dedicano al dibattito che circonda questa controversa organizzazione. Uno dei siti più accurati può essere trovato a questo indirizzo web: http://www.xenu.net.

Secondo il mio punto di vista, l’alta attenzione che i media stanno dedicando a Scientology indica che un numero crescente di persone si sta rendendo conto che Scientology merita un’analisi attenta. All’inizio di quest’anno i canadesi hanno forse visto un servizio su Scientology trasmesso dalla trasmissione Public Eye della CBS, con Bryant Grumbel. Parimenti, articoli sullo stesso argomento sono apparsi sul numero del 21 luglio 1997 di Newsweek e sul numero del 1 dicembre 1997 del New York Times. Il Globe and Mail ha pubblicato un articolo in due parti il 19 e 20 gennaio 1998. Entro quest’anno sia la trasmissione 20/20 che Arts and Entratainment della ABC manderanno in onda trasmissioni relative all’organizzazione.

Sono lieto che Scientology riceva tanta attenzione.

Stephen A. Kent, PhD.

Professore di Sociologia

University of Alberta, Edmonton

[*] Appendice inserita da Martini. Non fa parte del documento originale.