Scientology, religione e diritti umani

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Scientology, religione e diritti umani

Relazione del Dott. Stephen A. Kent.

Dipartimento di Sociologia dell’Università di Alberta, Canada. Scientology: is this a religion? – documento rilasciato il 30 Giugno 1997 a Lipsia, Germania.

Traduzione e note a cura di Harry & Martini.

Sintesi

Nonostante alcuni studiosi di scienze sociali insistano che Scientology è una religione, la posizione più appropriata da prendere è di considerare l’organizzazione una multinazionale sfaccettata, dove la religione rappresenta soltanto una delle sue svariate componenti. Altre componenti includono aspirazioni politiche, iniziativa commerciale, produzioni culturali, pratiche pseudo-mediche, rivendicazioni pseudo-psichiatriche e (fra i membri più devoti che entrano a far parte della Sea Organization) una struttura familiare alternativa. Gli standard di lavoro della Sea Organization sembrano concedere poco tempo alla qualità dell’educazione dei figli. Di certo, ciò che preoccupa maggiormente a proposito della vita nella Sea Organization è che i membri possono essere sottoposti a punizioni estremamente severe e intrusive, attraverso “verifiche di sicurezza”, udienze interne denominate “Comitati di Prova” e un programma di lavoro forzato e re-indottrinamento conosciuto come Il Progetto della Forza di Riabilitazione (RPF), e il suo compagno più severo, l’RPF dell’RPF. Considerate nel loro insieme, queste punizioni violano quasi certamente una quantità di clausole sui diritti umani così come enunciati in due dichiarazioni ufficiali delle Nazioni Unite.

Quanto segue è una versione rivista e corretta di una esposizione più breve tenuta il 20 Giugno 1997 a Lipsia, in Germania, in occasione del ventisettesimo Deutscher Evangelischer Kirchentag.

Introduzione

Nel dopoguerra in rari casi, se mai, i diplomatici delle superpotenze si sono scervellati su questioni concernenti la pretesa natura religiosa di una multinazionale. Pertanto l’attuale dibattito fra Germania e Stati Uniti intorno alla natura religiosa rivendicata da Scientology appare interessante, e probabilmente è unico nella storia recente. È encomiabile che le autorità, le istituzioni e i cittadini della Germania cerchino di informarsi maggiormente su questa organizzazione, e sono grato per l’opportunità che mi è data di scambiare pareri che possano aiutare a chiarire i termini della discussione.

Per la cronaca, mentre stavo predisponendo la mia relazione non ho avuto alcun contatto con i rappresentanti del Parlamento Tedesco. Ho parlato al telefono per circa dieci minuti con un unico professore tedesco coinvolto nel dibattito sull’organizzazione, ma abbiamo discusso solo brevemente questioni relative a Scientology. Il Kirchentag tedesco ha pagato il mio biglietto aereo e l’hotel a Lipsia, mentre il Berliner Dialog sta coprendo alcune delle mie spese, ma non mi ha elargito un onorario. Ho preparato il mio intervento in Canada, senza consultarmi con nessuno in Germania o altrove circa il suo contenuto. Ho avuto tutta la libertà di scrivere ciò che volevo sull’oggetto del contendere, ovvero sulla pretesa religiosità di Scientology.

Come persona istruita negli studi religiosi, trovo che il dibattito intorno alla natura religiosa di Scientology sia interessante e importante. Naturalmente non dovrebbe costituire l’unica componente sulla quale valutare la discussione fra Germania e America sulla pretesa natura religiosa di Scientology. Strettamente connessa alla questione religiosa vi è quella dei diritti umani. Alcuni di noi danno per scontato che la pratica religiosa sia un diritto umano garantito; tuttavia, anche un esame superficiale degli eventi mondiali dimostra che numerose atrocità si verificano nel nome di Dio o della religione. Per questo motivo, la fede religiosa dovrebbe in generale ricevere la massima protezione, ma occorrerebbe salvaguardare la pratica religiosa che deriva da quella fede fintanto che non cominci a violare i diritti dei suoi seguaci o dei non-seguaci.

Da questo punto di vista, ritengo che sebbene Scientology contenga una teologia e una cosmologia che alcuni membri avvertono come religiosa, le sue azioni e condotte organizzative sollevano gravi problemi di diritti umani. Senza voler riesaminare i pronunciamenti di ciascuna autorità tedesca sulla multinazionale, mi sento di concludere che il Governo della Germania ha buone ragioni per investigare le attività di Scientology nel paese. Ha inoltre motivo urgente di indagare sulla condizione dei cittadini tedeschi che risiedono nelle strutture dell’organizzazione dislocate negli Stati Uniti e altrove. Condividerò soltanto una porzione esigua della documentazione che mi ha condotto a questa conclusione, parte della quale è disponibile su diversi siti Internet accessibili nel mondo.

Scientology è una religione?

Per alcuni dei miei colleghi in scienze sociali attivi nel mondo, il dibattito fra la Germania e gli Stati Uniti si esaurisce nella questione della religiosità rivendicata da Scientology. Molti dei miei colleghi hanno esaminato alcuni documenti di Scientology e possibilmente preso parte ad alcuni eventi della stessa, giungendo alla conclusione che l’organizzazione presenta una natura religiosa. Ad esempio, Bryan R. Wilson (1926-), che è un rispettato sociologo della religione di madrelingua Inglese, ha concluso che «Scientology deve essere senza dubbio considerata una religione» (Wilson, 1990: 288). Egli è arrivato a questa conclusione comparando il sistema di credenze di Scientology con venti caratteristiche che si ritrovano di consueto in quelle che noi chiamiamo “religioni conosciute” (Wilson, 1990: 279).

In maniera significativa per il dibattito in corso in questo paese, Wilson non ha tenuto in debito conto informazioni storiche risalenti ai primi anni ’50 vertenti sul fatto che Dianetics si presentasse come «una terapia mentale, e Scientology una scienza». In particolare, a proposito di queste auto-rappresentazioni del primo periodo, Wilson ha scritto che «sebbene in conclusione risulti che Scientology ha assunto il titolo di “chiesa” al fine particolare di proteggersi dalla legge in quanto religione, ciò non dice nulla sullo status del suo sistema di credenze, ed è questo che a noi interessa nello specifico» (Wilson, 1990: 282-283). [*]

Nota dell’autore a piè di pagina: [*] Senza dubbio per via di questa interpretazione, Wilson è divenuto un campione delle rivendicazioni religiose di Scientology (vedi anche Wilson, n. d.: 35) e l’organizzazione allude a lui («il principale sociologo del mondo») come un professore che ha concluso «che Scientology sta tracciando la via per tutte le religioni del ventunesimo secolo – poiché essa offre soluzioni pratiche per i problemi della gente nel mondo reale» (International Association of Scientologists, 1995: 10). Scientology impiega inoltre la sua opinione per sostenere di fronte a una Corte Americana che l’organizzazione ha il diritto di mantenere segreti i suoi materiali di livello superiore (Wilson, 1994: 11).

In effetti mi sono occupato in maniera approfondita dell’aspetto che Wilson tralascia. In uno studio che il Berliner Dialog ha tradotto in tedesco (Heft 1-97) e in un altro lavoro che spero di pubblicare presto, dimostro come L. Ron Hubbard (il fondatore di Scientology) abbia cominciato a sostenere che Scientology fosse una religione poiché considerava questa rivendicazione un espediente di marketing per fare soldi ed evitare le tasse (Kent, 1997n: 25ff; Miller, 1987: 199-203, 200), una via «per ridurre la probabilità di interventi restrittivi da parte del Governo per presunte pratiche mediche condotte senza autorizzazione» (Kent, 1996: 30) [1]. Per di più, Scientology è solita negare la sua notoria natura religiosa quando cerca di penetrare in un paese che può reagire in modo avverso al proselitismo religioso (come in Giappone o in Grecia [2] – Kent, 1997a: 18-19). Tuttavia, le ragioni storiche dietro le rivendicazioni religiose di Scientology, così come i distinguo operati dall’organizzazione nel fare queste rivendicazioni, non inficiano la probabilità che molti Scientologist considerino di tipo religioso la loro affiliazione.

Da una prospettiva di scienza sociale, e verosimilmente anche da un punto di vista legale, la “verità” oggettiva di una ideologia non è determinante per la designazione “religiosa” del gruppo. La semplice fede in esseri o forze sovrannaturali può essere ritenuta sufficiente per considerare religiosa un’ideologia, anche qualora le origini o le dottrine del sistema di credenze fossero alquanto sospette. Lungo queste linee, la figura ispiratrice della sociologia della religione, Max Weber, ha rifiutato di escludere i ciarlatani dalla sua definizione del tipo carismatico, dato che la devozione dei seguaci costituisce un fatto ben più saliente che non la loro autenticità. Dopo aver menzionato due tipologie di figure carismatiche, Weber ha aggiunto che «un tipo ulteriore è costituito da Joseph Smith, il fondatore del Mormonismo, che potrebbe essere stato un truffatore piuttosto sofisticato (sebbene questo non possa essere affermato in maniera certa)» (Weber, 1968: 242). Similmente, da una prospettiva di scienza sociale, un sistema di credenze è religioso se si presume contenga elementi sovrannaturali, al di là dell’autenticità di quegli elementi. Forse diversamente da Joseph Smith, l’astuto inganno di Hubbard è stato definitivamente smascherato da una quantità di critici (per esempio, Atack, 1990; Kent, 1996; Miller, 1987), i quali hanno dimostrato che l’allineamento della sua organizzazione alla religione è stato un mero espediente; tuttavia, molti dei suoi seguaci adesso inquadrano la loro vita nel contesto della dottrina che egli ha sviluppato.

Scientology come una multinazionale sfaccettata

Anche se concordiamo sul fatto che la cosmologia di Scientology presenta elementi sovrannaturali che ne classificano il sistema di credenze come religioso (nonostante la loro storia sospetta), né le autorità del Governo né la società in generale dovrebbero necessariamente garantire a Scientology lo status di religione allo scopo di ottenere benefici sociali. Piuttosto che battagliare sul fatto di etichettare o meno Scientology come religione, trovo sia assai più utile vederla come una multinazionale sfaccettata, della quale soltanto una delle componenti è religiosa. Accanto ai pronunciamenti di natura religiosa, è parimenti rilevante la dimensione secolare relativa alle sue ambizioni politiche, operazioni commerciali, produzioni culturali, attività pseudo-mediche, pratiche pseudo-psichiatriche, servizi sociali (alcuni dei quali di dubbia qualità) e una struttura familiare alternativa. Saranno sufficienti alcuni esempi di questi elementi, ma innumerevoli altri per ciascuno di essi possono essere rinvenuti sia nella letteratura di Scientology che osservando il comportamento sociale dei suoi membri.

In ogni caso, l’aspetto più rilevante in Scientology è l’impiego totalitario – alcuni direbbero fascista – del potere che mantiene in piedi l’organizzazione. Parlerò di alcuni di questi usi, e nel farlo apparirà molto chiaramente che il Governo tedesco ha intrapreso l’unica via che aveva a disposizione.

Politica

Le ambizioni politiche di Scientology sono emerse in diverse occasioni nel corso della storia dei cinquanta anni dalla sua fondazione, durante i quali abbiamo visto l’organizzazione coinvolta con politici o apparati politici in Rodesia (nel 1966), Grecia (dal 1968 al 1969), Marocco (nel 1972), e nella città russa di Perm (dove Scientology stava addestrando le autorità del luogo all’ideologia di management di Hubbard) [3]. Attualmente gli osservatori si pongono domande sulle conseguenze dell’addestramento di Scientology rivolto alle autorità del Governo Albanese, dopo le recenti rivolte popolari e il tracollo sociale (vedi Kent, 1997a: 17-18).

Affari

Talvolta connessi con le sue ambizioni politiche (come a Perm), i programmi di Scientology sono finalizzati ad addestrare manager e professionisti nel campo degli affari, spesso in aree correlate con la medicina. Attraverso una organizzazione denominata WISE (World Institute of Scientology Enterprises), Scientology offre sul mercato un programma di consulenza d’affari e di management [4]. In una sua recente pubblicazione, sostiene che «i membri della WISE formano un network di consulenti altamente addestrati nella Tecnologia di Management di Hubbard, i quali possono fornirvi programmi personalizzati per soddisfare i bisogni della vostra compagnia» (WISE International, 1994b). I programmi della WISE hanno come obiettivo svariati clienti in numerose compagnie, e in Germania e altre parti d’Europa la compagnia WISE più conosciuta è la U-Man (vedi, per esempio, WISE International, 1994a). Per tutti gli scopi pratici, la dimensione operativa di Scientology è laica, nonostante il modo in cui l’organizzazione la rappresenta.

Cultura

Dal punto di vista culturale, Scientology dispone di un’intera industria devota alla produzione e diffusione degli scritti di Hubbard e di materiale ideologico, sia per i membri che per gli esterni. Per esempio la Bridge Publications, di proprietà e amministrata da Scientology (la quale adesso gode dell’esenzione fiscale), ha prodotto un volume dedicato interamente a La Fantascienza di L. Ron Hubbard (Widder, 1994), che discute i suoi scritti di Western, storie di avventura, racconti del mistero e gialli, romanzi, fantasy, fantascienza, lavori teatrali e sceneggiature (fra gli altri), e fa poca se non nessuna menzione ai suoi presunti scritti “religiosi”. L’attore e addetto alle pubbliche relazioni di Scientology John Travolta (Anderson, 1989: 3; Church of Scientology International, 1994), sta lavorando a una versione cinematografica di un’opera di science fiction di Hubbard, “Battaglia per la Terra” – Battlefield Earth – mentre un team di produttori di Hollywood sta sviluppando una rappresentazione filmata del romanzo pulp di Hubbard “Verso le Stelle” – To the Stars (Reuters, 1997).

Come suggeriscono le produzioni cinematografiche in corso, Scientology è impaziente di vedersi coinvolta in progetti che diffondano la sua ideologia ai non-membri attraverso iniziative di alto profilo culturale. Un aspetto vitale di questo sforzo pubblicitario contempla la cura della “conversione religiosa” e il supporto delle celebrità della cultura popolare. A cominciare dal 1955, il “Progetto Celebrità” di Hubbard si è rivolto a coloro che egli chiamava «principali comunicatori», con la speranza che questi avrebbero «citato» Scientology «ora e ancora» ([Hubbard], 1955). Nel 1992 esistevano tredici “centri celebrità” sparsi per il mondo (Church of Scientology International, 1992: 353), e il loro scopo era di «impiegare al massimo delle possibilità opinion leader e Scientologist al fine di permeare la società e far utilizzare ad ogni genere di pubblico la Tecnologia di LRH in qualsivoglia aspetto della loro vita… » (Jentzsch e Foster, 1977: 1). La pressione organizzativa volta a far impiegare a tutti la cosiddetta tecnologia di Hubbard, presenta drammatiche implicazioni pratiche per problemi come l’organizzazione di un ufficio, ricavare e maneggiare denaro, e il modo in cui misurare la crescita di un’attività. Verosimilmente, inoltre, può avere implicazioni per il sistema di credenze sovrannaturali della gente, ma è comprensibile che i critici considerino le celebrità di Scientology come partecipanti alla divulgazione degli obiettivi secolari di Scientology.

Oltre a pubblicità gratuita per Scientology, le celebrità restituiscono all’organizzazione un ingente contributo finanziario. Ad esempio, avendo lo Scientologist Chick Corea ricevuto denaro dal Ministero della Cultura del Baden-Wurttemberg [in Germania] per essersi esibito in pubblico nel corso di eventi sponsorizzati dalla regione, probabilmente una parte dell’incasso è entrata a far parte delle sue donazioni alla International Association of Scientologists. Lo scopo dichiarato da questa organizzazione è «unire, far progredire, sostenere e proteggere la religione di Scientology e gli Scientologist in ogni parte del mondo, al fine di conseguire il raggiungimento delle Mete di Scientology così come tracciate da L. Ron Hubbard» (International Association of Scientologists, 1995: [risvolto di copertina]). In una delle riviste dell’Associazione, datata 1995, sia Chick Corea che l’attrice Kirstie Alley pare abbiano donato 100.000 dollari americani ciascuno (Church of Scientology Celebrity Centre International, 1995: 8; International Association of Scientologists Administration, 1995: 49, vedi 60). Volendo fare un raffronto, i 2.000 dollari di contributo elargiti da John Travolta appaiono esigui (Church of Scientology Celebrity Centre International, 1996: 8; vedi International Association of Scientologists Administration, 1995: 60). Quel che i tedeschi vorranno sapere, naturalmente, è se questa organizzazione sovvenziona la Chiesa di Scientology Internazionale anche allo scopo di finanziare le inserzioni anti-Germania apparse sul New York Times e sul Washington Post (entrambe le quali hanno avuto inizio, credo, il 15 Settembre del 1994). Pertanto, impiegare produzioni culturali e personaggi pubblici importanti al fine di diffondere ogni aspetto della cosiddetta tecnologia di Hubbard, è parte integrante della strategia globale di pubbliche relazioni e (sembrerebbe) di mercato dell’organizzazione.

Pseudo-medicina

Un’occhiata alle pratiche pseudo-mediche di Scientology – che in questo caso sono anche legate a un tentativo di servizio pubblico di dubbia utilità – è l’esame del suo programma Narconon. [5] Questo sistema asserisce di liberare il corpo dai residui di droghe e di radiazioni. Una pubblicazione di Scientology del 1996 ha pubblicato la storia di un veterano americano della Guerra del Golfo, il quale soffriva della “Sindrome della Guerra del Golfo”, che «giunse al programma di disintossicazione… lamentando disorientamento, capogiro, perdita di memoria e dolori ai muscoli e alle giunture. TUTTI questi sintomi sono stati TOTALMENTE sanati» (Church of Scientology International, 1996: 68 [enfasi nell’originale]). Di recente potreste aver letto che gli Scientologist stanno applicando il programma Narconon ai bambini che soffrono per malattie derivate dalle radiazioni ricevute a Chernobyl (Bev, 1997).

Al di là di come Scientology dipinge queste sue affermazioni, esse sono di natura medica e sostengono di fornire un servizio sociale, che tuttavia è uno di quelli sul quale gli esperti restano maggiormente critici. Nello stato americano dell’Oklahoma, ad esempio, nel 1991 un consiglio di sanità mentale ha esaminato il programma Narconon e ha concluso che «vi sono prove sostanziali e credibili, rilevate dal Consiglio, che il Programma Narconon è insicuro e inefficace» (Consiglio di Sanità Mentale, 1991; riprodotto in Lobsinger, 1991: 58). [6]

Pseudo-psichiatria

Un altro aspetto dei pronunciamenti pseudo-medici sono quelli pseudo-psichiatrici. L’astio di Scientology verso la psichiatria sarebbe meritevole di uno studio in sé [7], e alcuni documenti dell’organizzazione indicano in modo molto chiaro che lo scopo primario di Scientology nella società è l’annientamento della psichiatria e la sua sostituzione con le tecniche di Hubbard. [8] Per esempio, in un documento confidenziale redatto per la branca dell’intelligence di Scientology (allora conosciuta come Guardian’s Office [oggi Office of Special Affairs]), l’autore – non precisato, con tutta probabilità Hubbard stesso – curava una sezione intitolata “La Guerra”. In questa rubrica leggiamo che «la nostra guerra è stata costretta a diventare “acquisire assolutamente il controllo del campo della salute mentale su questo pianeta in tutte le sue forme.”». Le frasi successive presentano implicazioni interessanti per l’attuale dibattito sulla religione: «Questo non era lo scopo principale. Lo scopo principale era di rendere clear la Terra. Le sconfitte patite hanno portato alla luce il dato che noi abbiamo un nemico che dovrebbe essere tolto di mezzo, e questo significa che siamo in guerra» ([Hubbard], 1969: 5). Il bersaglio principale degli sforzi di Scientology nell’«acquisire il controllo sul campo della salute mentale» è la psichiatria. Indubbiamente, diverse organizzazioni affiliate a Scientology, incluso il Comitato dei Cittadini per i Diritti dell’Uomo [C.C.D.U.; in inglese: Citizens Commision on Human Rights], the International Association of Scientologits, e la rivista Freedom [in Italia: Diritti dell’Uomo], stanno lavorando con diligenza nel tentativo di raggiungere l’obiettivo di “Estirpare la Psichiatria” (Weiland, 1990: 21). [9]

Un aspetto degli sforzi di Scientology volti a sostituire la psichiatria con le sue tecniche, è che i membri possono intraprendere un corso (chiamato “un rundown”) che sostiene di insegnare a curare le psicosi. Il Corso Auditor del Rundown dell’Introspezione [10] si presume maneggi «concretamente l’ultima delle condizioni “irrisolvibili” che possono intrappolare una persona – la rottura psicotica. Esso pone fine per sempre alla “ragione” per la quale gli strizzacervelli sono stati tenuti in giro con i loro rompighiaccio e le macchine per l’elettroshock» (Church of Scientology Flag Service Organization, 1992: 2). Questo corso è basato su quella che Hubbard presenta come «una scoperta tecnica decisiva, che potrebbe essere considerata fra le maggiori del Ventesimo Secolo.» La conseguenza di questa presunta invenzione miracolosa è «CHE L’ULTIMA RAGIONE PER AVERE INTORNO LA PSICHIATRIA È VENUTA MENO» (Hubbard, 1975: 346) [enfasi nell’originale]. La auto-proclamata “scoperta decisiva” consiste nel porre in isolamento la persona che ha avuto la rottura psicotica, non rivolgerle la parola, somministrarle particolari vitamine e minerali, determinare quale episodio ha provocato la malattia, e poi farla passare attraverso una lunga e complessa serie di sessioni di “terapia” di Scientology (chiamata auditing) che si concentrano sull’episodio scatenante (Hubbard, 1974: 353).

Attualmente questo corso è al centro della controversia che coinvolge la morte – avvenuta il 5 Dicembre 1995 – della Scientologist Lisa McPherson a Clearwater, in Florida [11]. Subito dopo un incidente d’auto di poco conto, la McPherson cominciò a dar segni di squilibrio – si spogliò in pubblico, prese a parlare con cadenza monotona e con lo sguardo fisso, non ricordava le cose, era confusa e piangeva. Contro il parere del medico, si fece dimettere dall’ospedale e si affidò alle cure degli “amici” Scientologist accorsi in visita, che la condussero all’organizzazione Fort Harrison Hotel [presso il quartier generale internazionale di Scientology]. Diciassette giorni dopo, questi la portarono a un ospedale piuttosto distante dove lavorava un dottore Scientologist, il quale ne dichiarò il decesso. Sulla sua morte è in corso una inchiesta della polizia, ma la fondazione McPherson ha intrapreso una causa legale che accusa Scientology «di aver permesso che la McPherson languisse in stato comatoso sprovvista di nutrimenti e liquidi mentre si trovava in isolamento come parte di un Rundown dell’Introspezione» (Tobin, 1997: 12A). In questo contesto, un legale di Scientology ha riconosciuto che «il Rundown dell’Introspezione è “parte dei servizi della chiesa”» (Tobin, 1997: 12A). Senza dubbio, pertanto, Scientology pratica una pseudo-psichiatria e la causa legale in corso sulla morte della McPherson potrebbe stabilire quanto, almeno una di queste pratiche, può portare a conseguenze fatali.

Scientology come una struttura familiare alternativa

Infine, Scientology rappresenta una struttura familiare alternativa, almeno per come viene vissuta dai suoi seguaci più devoti, membri di una organizzazione interna denominata la Sea Org[anization], l’Organizzazione del Mare. Scientology descrive la Sea Org come «un’organizzazione fraterna operante all’interno della struttura ufficiale della Chiesa di Scientology. È composta da membri altamente addestrati della Chiesa, alla quale fanno voto di servizio» (Church of Scientology of California, 1978: 205) (l’organizzazione tralascia il fatto che queste persone firmano contratti da un miliardo di anni). Diversi indicatori evidenziano che l’organizzazione struttura la Sea Org in un modo che arreca pregiudizio alla relazione tra genitori e figli, se non al benessere dei bambini in generale. In breve, per qualcuno la Sea Org diviene la nuova famiglia, spesso a spese del proprio coniuge e dei figli.

La possibile sussistenza di un danno arrecato dai genitori Sea Org ai loro figli a causa dell’organizzazione ha costituito le basi di un articolo critico apparso sulla maggiore pubblicazione della città della Florida nelle cui vicinanze opera l’organizzazione di Scientology denominata “Flag”. Nel Novembre del 1991, il St. Petersburg Times ha pubblicato una lunga indagine intitolata “I figli di Scientology” [12], la quale contiene una parte dedicata a una madre tedesca e a suo figlio:

* Nel 1986 Eva Kleinberg si è trasferita dalla Germania a Clearwater con il figlio di nove anni di nome Mark. Si è unita a un gruppo di membri dello staff di Scientology chiamato “Sea Org”.

* Ad Eva fu detto che avrebbe avuto a disposizione due ore al giorno per la famiglia. Tuttavia, per via della durata del viaggio dal lavoro fino a casa, ha affermato che in realtà le rimaneva soltanto un’ora per stare insieme al figlio. Inoltre, poiché le giornate lavorative erano di 12 ore, non sempre riusciva a restare sveglia per la durata dell’intera ora.

* «Avrei dovuto fare un compromesso con mio figlio», ha spiegato. Dopo mangiato, lei e suo figlio si sarebbero divisi la restante mezz’ora del tempo a disposizione per la famiglia: «avrei giocato con lui per 15 minuti, dopodiché sarei andata a stendermi per dormire per altri 15 minuti.»

* Mentre Eva lavorava, Mark puliva in giro per il motel e giocava con gli amici.

* Circa un anno dopo, Eva e Mark hanno lasciato la chiesa.

* Alla domanda che cosa pensasse di Scientology, Mark, ora quattordicenne, ha risposto: «Non penso sia buona perché la gente… non riesce a trascorrere tempo con la famiglia, ed è davvero costosa.»

* Il portavoce della chiesa Richard Haworth ha dichiarato che gli staff Scientologisti in realtà trascorrono da tre a quattro ore al giorno con i loro bambini, il che – ha aggiunto – è più di quanto faccia la famiglia media (Krueger, 1991: 12A).

Personalmente credo più alla testimonianza dei Kleinberg che non a quella del portavoce di Scientology, perché ho ravvisato uno scenario simile (a proposito di genitori che hanno poco tempo da spendere con i figli) nel corso di un’intervista che ho condotto nel Dicembre del 1987 con un ex membro della Sea Org. A Flag, in Florida, durante i tardi anni ’70 e all’inizio degli ’80, durante il giorno, quando i genitori lavoravano, i neonati stavano in un asilo amministrato da Scientology. Di norma i genitori rientravano intorno alle 6 di sera e passavano circa un’ora e mezza con i bambini prima di riportarli all’asilo alle 7:30 per metterli a dormire. Dopodiché prendevano un bus che li portava alla Sea Org, e non lasciavano la struttura che di notte, poco prima delle 10:30 o più tardi. La mattina successiva, prelevavano i loro bambini all’asilo, li vestivano e alle 7,30 li portavano in mensa, per riportarli indietro e salire sul bus che li conduceva al lavoro, alle 8 e 10. L’informatore ha inoltre aggiunto che «vi erano alcune persone con figli che non tornavano a casa per due o tre giorni di seguito: rimanevano al lavoro tutta la notte» (intervista di Kent a Fern, 1987: 44, vedi 43). [13]

La testimonianza dei Kleinberg sulla scarsa disponibilità di tempo per la famiglia appare credibile per via di una serie di memorandum interni (di cui ho una copia) emessi dalla Pacif Area Command di Scientology (a Los Angeles, California), che datano ai primi di Novembre 1989. Questi memo ruotano attorno a una Direttiva Esecutiva emessa dall’ufficiale in comando, la quale abolisce l’ora di tempo-famiglia per la notte. Egli adduceva due ragioni a sostegno della sua decisione. La prima, scriveva, era questa: «un’attenta indagine ha rivelato che non esiste alcuna citazione di LRH [L. Ron Hubbard] riguardante il fatto che i membri della Sea Org debbano disporre di un’ora al giorno da trascorrere con la loro famiglia. Inoltre, è stato notato che una tale interruzione nei piani di lavoro della produzione è nociva alla produzione…» Al contrario, desiderava che i membri lavorassero un’ora in più, in modo da far lievitare la produzione, cosicché questi potessero ricevere in premio una “giornata di libertà” (Gouessan, 1989) una volta ogni due settimane (Shapiro, 1989).

Diversi genitori Sea Org protestarono, e le loro obiezioni sono rivelatorie. Uno di questi chiese in modo retorico: «Come può una persona tenersi informata su suo figlio senza trascorrere neppure un’ora al giorno con lui? Io HO visto staff preoccupati per il fatto che NON riuscivano ad occuparsi dei loro bambini, e questo tempo potrebbe esser ben utilizzato a tale fine» (Swartz, 1989). Un’altra persona ha citato il testo di un nastro di Hubbard in cui il fondatore di Scientology si lamenta di una condizione alla quale dice di avere assistito (e che affermava essere esistita nella Pacific Area Command): «Vorrei che qualcuno mi spiegasse perché dobbiamo regolarmente ORDINARE ai genitori di vedere i loro bambini, quando non li vedono per settimane» (Hubbard, trascrizione del nastro di LRH con le Istruzioni al CS- e Com. Pers. del 22 Settembre 73; allegata a Shapiro, 1989). Nella sua lettera di protesta, la stessa persona riconosceva che «Nei 19 anni che ho trascorso nella Sea Org della PAC, questa condizione (la negligenza dei genitori ecc.) è stata diverse volte causa della maggior confusione e inturbolamento [agitazione] sulle linee della Chiesa» (Shapiro, 1989).

Considerato nell’insieme, il materiale tratto dalle interviste, le indagini dei mezzi di informazione, le direttive interne e le risposte, mettono in evidenza che il tempo che i genitori trascorrono con i loro figli è severamente regolamentato, e qualche volta eliminato del tutto a causa della pressione dell’organizzazione e gli standard di lavoro sotto i quali operano i membri della Sea Org. Sembra dunque che Scientology, nella sua manifestazione della Sea Org, diventi qualcosa di simile ad una struttura familiare alternativa o “fittizia” (vedi Cartwright e Kent, 1992: 348-349), in cui i membri ricevono più tempo e attenzione di quanto non ne diano ai loro stessi bambini.

Allo stesso modo, talvolta la nuova famiglia Sea Org alla quale gli adulti consacrano la vita può esporre i bambini a situazioni nocive dal punto di vista sanitario. Questa famiglia “fittizia” potrebbe non essere sempre responsabile sotto il profilo medico. L’informatrice che ho intervistato nel 1978, ad esempio, si lamentava con me che «le condizioni dell’asilo erano terribili». Raccontava ad esempio che, in una stanza dell’asilo, «vi erano, dico io, sedici bambini, tutti sotto l’anno di età, e per la giornata intera in quella stanza c’erano tre vigilatrici che si arrangiavano a stare dietro a sedici bambini tutti sotto l’anno di età» (intervista di Kent a Fern, 1987: 48). In queste condizioni i bambini sviluppavano frequenti problemi medici (secondo il mio informatore, Fern) poiché la struttura non disponeva di stanze nelle quali porli in isolamento.

Di conseguenza tra i bambini si diffondevano rapidamente comuni patologie dell’infanzia (come le infezioni alle orecchie), che restavano nella popolazione dell’asilo per lungo tempo. Per provare quanto stava affermando, questa informatrice mi ha mostrato referti che aveva conservato relativi a visite mediche di suo figlio mentre il bambino si trovava sotto le cure dell’asilo, comparandoli a referti simili risalenti a dopo che lei e suo figlio avevano lasciato la Sea Org e la sistemazione nell’asilo. Negli otto mesi che il bambino aveva trascorso all’asilo era stato portato dal medico diciassette volte; nei ventinove mesi successivi all’uscita della famiglia dall’organizzazione, le visite mediche si erano ridotte a quattro (invervista di Kent con Fern, 1987: 49-50).

I ricercatori devono sempre mantenersi cauti nell’accettare come un fatto la testimonianza di una singola persona, ma ho ascoltato storie simili sulla condizione delle strutture dell’infanzia del programma di cura ai bambini di Scientology anche dall’altra parte del continente americano – a Los Angeles, California. La persona che ha reso questa testimonianza ha visitato il luogo in cui venivano tenuti i bambini (chiamato Cadet Org) nei tardi anni ’70 e nei primi ’80, e le è capitato di vedere il figlio neonato di un uomo che conosceva. Questo bambino, ha dichiarato,

«era molto, molto malato e giaceva in un lettino a sbarre inzuppato di urina [14] ed era… indossava forse il solo pannolino…sul corpo aveva una infinità di moscerini come quelli della frutta, ed era così malato che aveva una quantità tremenda di muco che gli ostruiva il naso, e gli occhi erano… come saldati dal muco e io, io mi sono presa uno spavento» (intervista di Kent a Pat, 1997: 34).

Dopo aver assistito a questa presunta grave negligenza sui bambini, la persona ha cominciato a pianificare come lasciare l’organizzazione.

L’esempio definitivo di possibile negligenza verso i minori è documentato in un rapporto stilato dall’ufficiale in comando della Cadet Estates Organization al termine dell’Ottobre 1989, relativa all’igiene di tre bambini – di anni 4, 8 e 10 o 11. Due di questi avevano i pidocchi, e per uno di loro era un problema ricorrente. Avevano un tutore incaricato della loro cura, ma questi «era in missione molto spesso» [l’organizzazione lo inviava fuori sede con dei compiti da assolvere]. Il rapporto continuava sostenendo che «mentre il tutore si trova in missione, la notte i bambini vengono prelevati da un altro membro dello staff che vive nella stanza accanto. Il più piccolo viene preso di mattina, mentre i più grandi si recano da soli fino alla Cadet Org. I bambini si vestono da soli, e non disponiamo di dati su chi faccia il bucato o curi l’igiene della loro stanza» (Gabriele, 1989: 1). Dobbiamo mantenerci cauti nell’interpretare queste informazioni come una possibile negligenza verso i minori o una loro messa in pericolo, poiché questi dati non risalgono ai giorni nostri. Tuttavia, esistono ragioni sufficienti affinché le autorità inquirenti negli Stati Uniti e altrove indaghino sul trattamento che Scientology riserva ai bambini della Sea Org. [15]

Poiché l’atteggiamento di alcuni leader della Sea Org sembra essere quello che i bambini ostacolano gli adulti nel portare a compimento i loro incarichi, i ricercatori non dovrebbero sorprendersi nel venire a conoscenza delle pressioni che le donne della Sea Org hanno avvertito sia per abortire che per affidare i figli in adozione. La mia informatrice del 1987 mi ha spiegato che quando la Sea Org operava sulle navi alla metà degli anni ’70, le donne sapevano che sui vascelli non era permesso allevare i bambini. Di conseguenza si sentivano spinte ad abortire. L’informatrice mi ha detto che «sono a conoscenza di molte donne che sulla nave hanno abortito, perché non volevano lasciarla. Non era come se qualcuno avesse detto: “devi abortire”. Era più una cosa implicita… se non lo facevi te ne saresti dovuta andare» (intervista di Kent a Fern, 1989: 41-42). Anni dopo ho appreso di pressioni simili da una dichiarazione giurata rilasciata da Mary Tabayoyon nel 1994[16]. Era diventata Scientologist nel 1967, era entrata nella Sea Org nel 1971 dove era rimasta fino al suo allontanamento, avvenuto nel 1992. La Tabayoyon ha dichiarato che nel 1986, nella base di Scientology ad Hemet, in California, «ai membri della Sea Org era proibito avere altri figli se dovevano restare nel luogo, e la tecnologia di Hubbard veniva applicata in modo coercitivo per persuaderci ad abortire, affinché potessimo restare sul posto» (M. Tabayoyon, 1994:2). La pressione arrivava in parte attraverso quello che Scientology chiama “maneggiamento di etica”, che implica pressioni dell’organizzazione sulla persona affinché questa si conformi alle linee di condotta di Hubbard e alle direttive dell’organizzazione. La stessa Tabayoyon ha affermato: «ho rinunciato a mio figlio a causa di questo mio senso del dovere assolutamente sconsiderato e della mia dedizione alla Sea Org» (M. Tabayoyon, 1994: 4). Ella rinunciò al suo bambino dopo essere stata «indottrinata a credere che non avrei mai dovuto porre i miei desideri personali davanti al raggiungimento delle mete della Sea Org» (M. Tabayoyon, 1994: 5).

Considerati nel loro insieme, le interviste, le dichiarazioni giurate, le indagini dei mezzi di informazione e i documenti interni, offrono degli squarci preoccupanti sulla vita dei membri maggiormente coinvolti in Scientology. I doveri della Sea Org vengono prima di molti doveri e responsabilità personali e della famiglia, e la devozione alla causa di Scientology appare spesso prendere il sopravvento sui bisogni dei bambini. Inquietano allo stesso modo, in ogni caso, le testimonianze sul fatto che alcuni fanciulli più grandi e adolescenti abbiano dovuto subire, insieme agli adulti della Sea Org, gli abusi dei programmi di lavoro forzato e re-indottrinamento di Scientology. Sebbene all’interno dell’organizzazione di Scientology, nel corso degli anni, abbiano operato diversi progetti di lavoro e di istruzione intensiva, fra i più intensi vi è il Progetto della Forza di Riabilitazione – di solito indicato semplicemente con la sigla RPF.

Il Progetto della Forza di Riabilitazione: lavoro forzato e re-indottrinamento

Quando i membri della Sea Org commettono quelle che l’organizzazione considera gravi infrazioni (come per esempio letture “agitate” all’E-meter [17], prestazioni di lavoro non soddisfacenti o intralci al lavoro), allora hanno probabilità di finire nell’RPF [18]. Anche la semplice discussione di direttive e tecniche che Hubbard ha sviluppato, impiegando idee differenti dalle sue, viene chiamata “tech verbale” e a quanto sembra costituisce un atto punibile (vedi Hubbard, 1976: 546). A cominciare dal 1974, quando Hubbard e il suo equipaggio stavano ancora in mare, l’RPF è stato operativo in diverse località sparse per il mondo. Attualmente è in funzione presso l’edificio del Cedars of Lebanon di Los Angeles; nella proprietà di Scientology nei pressi di Hemet, in California; nelle strutture di Clearwater, in Florida; nel quartier generale inglese di East Grinstead, Sussex. Non posso confermare l’esistenza dell’RPF a o nei pressi di Copenhagen (Danimarca), Johannesburg (Sud Africa) e Sydney (Australia), e diverse altre località americane.

In parole povere, il programma dell’RPF assegna i membri più dedicati di Scientology ai lavori forzati e a campi di rieducazione. L’operatività di questi campi pone serie domande sui diritti umani, e il loro esercizio continuato si riflette negativamente sulle nazioni che permettono loro di operare incontrollati. Una particolare responsabilità deve ricadere sullo stato e sulle autorità federali americane, considerato che almeno tre programmi RPF hanno operato per anni sul suolo americano. Per di più, l’American Internal Revenue Service [I.R.S., ente fiscale americano] ha accordato lo status di esenzione fiscale a Scientology [19], nonostante le condizioni quasi certamente illegali sotto le quale i reclusi dell’RPF devono lavorare, studiare e vivere. Grazie a una serie di controversie legali, negli Stati Uniti da anni è disponibile una grande quantità di materiale sull’RPF, e oggi la maggior parte di questa documentazione è liberamente accessibile via Internet. Le autorità del governo tedesco sanno dell’RPF, e con tutta probabilità questa conoscenza ha giocato un ruolo fondamentale nell’opposizione continuata del Governo all’organizzazione Scientology.

Essere assegnati all’RPF costituisce un evento traumatico per la maggior parte delle persone. Dal punto di vista procedurale, ciò che ci si aspetta che succeda è che i leader convochino un’udienza, denominata “Comitato di Prova”, per valutare le prestazioni lavorative e il comportamento della persona. Un ex membro ha descritto questo organo come «un processo Scientology, dove il Comitato opera con il ruolo di pubblico ministero, giudice e giuria tutti insieme» (Atack, 1990: 306). Talvolta i Comitati ottengono prove a scapito dell’imputato attraverso “verifiche di sicurezza” (denominati “sec checks”) [20] [vedi l’intervista di Kent con Young, 1994: 49]), che l’organizzazione presenta come “Processing di Integrità” o “Auditing Confessionale”, ma che in realtà sono una forma di interrogatorio (Atack, 1990: 147). In effetti nel 1960 Hubbard emise una direttiva dal titolo “Interrogatorio” relativa all’impiego dell’apparecchio denominato E-meter come strumento per interrogare piuttosto che come semplice “supporto spirituale” nelle sedute di terapia o di auditing, così come l’organizzazione lo presenta al mondo esterno (Hubbard, 1960).

Hubbard ha praticato verifiche di sicurezza sugli affiliati fin dal 1959, tuttavia la più nota fra queste è stata probabilmente la “Verifica di Sicurezza Johannesburg”, pubblicata il 7 Aprile del 1961. Consisteva di circa cento domande che, per la maggior parte, indagavano sulla partecipazione passata o attuale della persona ad un’ampia gamma di atti devianti o criminali, incluso spiare, rapire, uccidere, droghe, sesso e Comunismo. Le domande più rilevanti, in ogni caso, concernevano i pensieri su Hubbard e la moglie Mary Sue Hubbard [condannata negli anni ’80 a 5 anni di carcere per spionaggio]. Nello specifico, la verifica di sicurezza chiedeva: «avete mai avuto pensieri negativi su LRH?» e «avete mai avuto pensieri negativi su Mary Sue?». Non solo, dunque, il seguace era spinto a rivelare informazioni personali su gravi trasgressioni individuali, ma anche a rivelare l’esistenza di qualsivoglia pensiero negativo sul leader e sua moglie. Un ex membro divenuto critico dell’organizzazione, Robert Vaughn Young, ha raccontato di essere stato sottoposto a verifiche di sicurezza per diverse ore al giorno per circa due settimane (intervista di Kent a Young, 1994: 50).

Una forma ancora più cruda di verifica di sicurezza consisteva nella “Verifica di Sicurezza di Squadra” [gang bang security check], uno strumento che si suppone prenda il nome da uno stupro di gruppo (“gang bang” è un termine gergale). Questa verifica di sicurezza coinvolgeva due o più membri che facevano domande in rapida successione e abusavano verbalmente della vittima, la quale era collegata a un E-meter. Una breve descrizione di questa pratica è contenuta in un documento (rilasciato sotto giuramento) dell’ex membro Stacy Young. Questa ha dichiarato che le sue ripetute proteste per il modo in cui David Miscavige (l’attuale leader di Scientology) trattava gli staff, lo invogliarono ad assegnarla all’RPF nel Settembre del 1982 (S. Young, 1994: 8, 65). L’episodio specifico che causò la punizione fu che Miscavige era venuto a sapere che la Young aveva reagito a un suo (presunto) eccesso di grida commentando con qualcuno che egli era «un bullo brutale e tiranno» (S. Young, 1994: 65). In risposta, Miscavige:

* Ordinò di sottopormi a quella che era conosciuta come “Verifica di Sicurezza di Squadra”. Due uomini robusti e forti… mi chiusero a chiave in una stanza e mi interrogarono per ore. Durante l’interrogatorio, gridarono e inveirono contro di me. Mi accusavano di crimini contro Scientology. Pretendevano che confessassi di essere un agente nemico (S. Young, 1994: 66).

* La Young si ritrovò presto assegnata al Programma di Corsa dell’RPF, che consisteva nel «correre attorno a un palo arancione per 12 ore al giorno» (S. Young, 1994: 66).

Quando i Comitati di Prova stabiliscono che i membri della Sea Org sono colpevoli di quelli che vengono reputati gravi crimini, allora ne assegnano parecchi ai programmi dell’RPF. I reclusi non vengono messi sui programmi per periodi di tempo determinati: al contrario, vi rimangono finché non completano un rigoroso programma di duro lavoro fisico, costante abuso verbale da parte degli immediati superiori, isolamento sociale, intenso auditing in coppia, verifiche di sicurezza e studio di direttive e tecniche di Hubbard.

Nel gennaio 1974, quando Hubbard si trovava a bordo della nave, hanno iniziato ad apparire serie di direttive sull’RPF, e alcune versioni riviste sono trapelate all’esterno dell’organizzazione. Uno di questi primi documenti svela la natura totalitaria del programma quando stabilisce che «un membro dell’RPF è un membro dell’RPF e null’altro oltre a questo, fino a che non viene rilasciato» (Walker e Webb, 1977: 3). Parte del programma consiste in duro lavoro fisico – lavori edili, pulire, fare manutenzione, occuparsi della spazzatura e trasportare mobilia. Di norma progetti di lavoro di questa natura prendono circa dieci ore al giorno, considerato che le persone sono tenute ad avere «7 ore per dormire, 5 ore di studio o auditing, 30 minuti per ciascun pasto e 30 minuti per l’igiene personale, al giorno» (Walker e Webb, 1977: 4). I reclusi indossano tute da lavoro scure ed è loro proibito parlare (a meno che non sia strettamente necessario) con persone al di fuori dell’RPF. Mangiano e dormono separati dagli altri membri della Sea Org (Walker e Webb, 1977: 10). Devono raggiungere di corsa qualsiasi posto in cui vadano, e spesso devono correre ancora per punizione. Su una nave, le punizioni solitamente significano correre su e giù per il ponte (Pignotti, 1997: 18-19); sulla terraferma, talvolta correre attorno a un palo per ore di fila, spesso sotto il sole (vedi l’intervista di Kent a Pignotti, 1997: 22; S. Young, 1994: 66). Vengono imposte rigide restrizioni sui diritti di visita ai coniugi e ai figli (Walker e Webb, 1977: 10).

Testimonianze di ex reclusi rivelano che la vita nell’RPF può essere estremamente severa, degradante e abusiva. Di certo le esperienze variano in qualche modo secondo l’anno e il luogo, ma la descrizione di Hana Whitfield dell’RPF al Fort Harrison Hotel a Clearwater, Florida, 1978, cattura molti elementi comuni ad altre testimonianze che ho sentito e letto [21]:

«Alcuni di noi dormivano su sottili materassi appoggiati sul cemento nudo. Altri avevano cuccette sguarnite. Non c’era posto per i vestiti, così dovevamo tenere tutto nelle valige e nelle borse che stavano appoggiate sul pavimento spoglio. Mantenevamo un po’ di privacy appendendo lenzuola tra le cuccette o i materassi. Uomini e donne avevano bagni e gabinetti separati, ma erano molto piccoli. Non ci era permesso fare la doccia per più di 30 secondi. Avevamo giusto il tempo di entrare nella doccia e uscirne subito dopo. Non avevamo tempo libero per parlare o per rilassarci. Ci svegliavamo alla 6,30 o anche prima, facevamo duri lavori di fatica o opere edili, e pulizie fino al tardo pomeriggio. Dopo una breve doccia e cambio dei vestiti, dovevamo audirci a vicenda e “riabilitarci” sino alle 10,30 di sera o anche più tardi. Non c’erano giorni liberi o vacanze. Lavoravamo sette giorni alla settimana, quattro settimane al mese. Mangiavamo nel garage o, a volte, nella sala da pranzo DOPO che i pasti normali erano stati serviti. Il nostro cibo consisteva negli avanzi degli altri staff. In occasioni speciali come il Natale, se gli avanzi non erano sufficienti potevamo prepararci il pasto.» (Whitfield, 1989: 7-8)

Una descrizione simile, ma più appassionata, dell’RPF del Fort Harrison è contenuta nella testimonianza redatta da una donna che usa lo pseudonimo di “Nefertiti” (1997), la quale riproduce singolarmente estratti delle testimonianze di altri dieci ex Scientologist che hanno raccontato le loro esperienze nell’RPF a bordo di due navi di Scientology, a FLAG, a Clearwater, Florida, nella Pacif Area Command di Los Angeles, nella Happy Valley nei pressi di Hemet, California.

Di sicuro la quantità di lavoro che i membri dell’RPF compiono varia a seconda del periodo e delle circostanze, ma in alcuni casi le condizioni diventano incredibilmente severe. Per esempio, in un RPF della California, l’ex reclusa Pat ha raccontato che il suo gruppo RPF «lavorava a turni di trenta ore per volta» (intervista di Kent a Pat, 1997: 25). Il suo team dell’RPF «cominciava a lavorare la mattina e continuava a lavorare tutta la notte fino alla mattina successiva, e poi durante il giorno, finché non avessimo raggiunto le nostre trenta ore in modo da poter andare a dormire» (intervista di Kent con Pat, 199: 25).

La più ampia descrizione dell’RPF attivo nella base di Scientology vicino Hemet, California, compare in una dichiarazione giurata a opera dell’ex membro della Sea Org Andre Tabayoyon (1994). Dai commenti che il Ministro degli Interni della Baviera, Dottor Gunther Beckstein, ha rilasciato il 15 Gennaio del 1997 alla stampa, appare evidente che egli conosce questo documento. Tabayoyon sostiene di aver trascorso approssimativamente sei anni nell’RPF, nel corso dei suoi 21 anni nell’organizzazione (A. Tabayoyon, 1994: 7, 8). Nel programma dell’RPF al quale era stato assegnato, nei sotterranei dell’edificio di Scientology dell’Ospedale Cedars Sinai a Los Angeles, afferma di aver dormito su «una lastra nella cripta dell’obitorio». Nell’RPF dislocato nella proprietà vicino ad Hemet stava invece «in una stia che fungeva da dormitorio… che continuava a puzzare di escrementi di pollo» (A. Tabayoyon, 1994: 18; vedi Kent intervista Young, 1994: 20).

Mentre pressoché tutte le testimonianze relative all’RPF parlano di turni di guardia istituiti per prevenire ai sottoposti di sottrarsi al programma, Tabayoyon racconta inoltre che nella struttura del Gilman Hot Springs (dove è vissuto lo staff della Sea Org e ha operato un RPF) le guardie erano armate (A. Tabayoyon, 1994: 25). Egli ha senza dubbio contribuito a costruire il sistema di sicurezza della struttura, che includeva «il recinto perimetrale, le barriere di filo spinato tagliente, l’illuminazione del recinto, i monitor elettronici, i microfoni nascosti, i sensori di terra, i sensori mobili e le videocamere nascoste…» Ha affermato inoltre di aver addestrato le guardie all’uso della forza, incluso l’impiego di armi, molte delle quali erano state acquistate con il denaro della “Chiesa” e non registrate (A. Tabayoyon, 1994: 15, 16).

Questo impianto (che in vari documenti talvolta è chiamato “Gold” oppure “Hemet”) si trova a meno di due ore di macchina da Los Angeles e Hollywood, e sulla sua proprietà sembrano esservi una quantità di strutture usate dalle celebrità di Scientology. Si sostiene che parte del lavoro destinato alla costruzione di un appartamento per lo Scientologist e attore Tom Cruise, sia stato compiuto dall’RPF (A. Tabayoyon, 1994: 53). Come ha dichiarato lo stesso Tabayoyon, «impiegare gli RPF per rinnovare e ristrutturare l’appartamento personale ed esclusivo di Tom Cruise alla base Gold di Scientology equivale a sfruttare il lavoro di schiavi per il beneficio di Tom Cruise» (A. Tabayoyon, 1994: 53). In un caso, quando l’appartamento di Cruise fu danneggiato da una frana di fango, «i prigionieri del lavoro schiavo» dovettero «lavorare una giornata intera» per ripararlo (A. Tabayoyon, 1994: 53).

L’RPF dell’RPF

Più estremo ancora dell’RPF è l’RPF dell’RPF, un’istituzione descritta anche in una delle pubblicazioni di Scientology. Secondo la definizione del dizionario, il motivo per cui il primo recluso vi fu condannato era perché «considerava divertente il suo assegnamento all’RPF» (Hubbard, 1976: 451). In ogni caso, varie testimonianze suggeriscono che quanti non si comportano secondo gli standard accettabili dell’RPF finiscono in questo programma ancora più severo.

Hubbard ha riassunto in maniera sintetica le dieci restrizioni sotto le quali i reclusi dell’RPF dell’RPF operavano. Sei di queste erano:

1) Segregazione dagli altri membri dell’RPF relativamente a lavoro, compagnia, alloggiamenti, adunate e ogni altra attività di comando.

2) Niente paga.

3) Niente addestramento.

4) Niente auditing.

5) Si può soltanto lavorare nelle “scatole di melma” della Sala Motori. Non si può lavorare con gli altri membri dell’RPF [altrove Hubbard identifica come “scatole di melma” «quelle aree nella sentina che raccolgono la melma contenuta nell’acqua» (Hubbard, 1976: 341)]

6) Sei ore di sonno al massimo (Hubbard, 1976: 451).

Andre Tabayoyon, che ha trascorso 19 giorni nell’RPF dell’RPF, riassume il programma affermando che «era designato per distruggere totalmente ogni determinismo individuale che l’RPF non fosse riuscito a piegare» (A. Tabayoyon, 1994: 9).

Le testimonianze rilasciate da persone assegnate al programma e dagli stessi reclusi soggetti all’RPF dell’RPF sono agghiaccianti, e rafforzano la sintesi di Tabayoyon. Monica Pignotti, per esempio, mi ha parlato dei cinque giorni trascorsi nell’RPF dell’RPF nel 1975 [22]. Ha raccontato quanto segue:

«A quel punto mi trovavo in uno stato di terribile depressione e piangevo praticamente tutto il tempo, per la giornata intera, e sono sicura che mi trovavo in uno stato tale che probabilmente mi avrebbero ricoverata se… un qualche professionista di salute mentale mi avesse vista allora, perché ero seriamente depressa. Ma mi assegnarono all’RPF dell’RPF, e fui mandata giù a pulire la sporcizia dalle sentine. Questo era il mio lavoro tutto il giorno, quel che dovevo fare: svegliarmi alle quattro di mattina e… andava avanti tutto il giorno. Poi mi veniva permessa una breve pausa pasto per mangiare da sola, dopodiché dovevo tornare indietro, scendere giù e pulire tutta quella melma e poi scrivere, e scrivere… [la persona incaricata dell’RPF dell’RPF] avrebbe continuato a far scrivere questi temi ai reclusi finché questi non li avessero fatti bene, finché non avessero detto quel che il gruppo voleva che dicessero. Ed è qui che sono realmente uscita di testa – quando sono finita in questo stato di completa… in una condizione dove non sentivo nient’altro, dopo quel che mi era successo. Ero completamente intontita e facevo tutto quello che volevano e non mi ribellavo più, dopo la mia esperienza sull’RPF ho smesso di ribellarmi per un pezzo (intervista di Kent a Pignotti, 1997. 27; vedi Pignotti, 1989: 28-29).

“Nefertiti” ha raccontato che sull’RPF dell’RPF aveva parlato con una donna di circa trent’anni che, mentre svolgeva un lavoro «sgradevole» alla base del Fort Harrison Hotel in Florida, aveva le caviglie incatenate. (Nefertiti, 1997: 3). Inoltre, Dennis Erlich ha ricordato che, per il primo giorno o i primi due del tempo da lui trascorso sul programma alla base del Fort Harrison, era rimasto imprigionato in una gabbia di filo metallico e aveva una guardia fuori dalla porta (intervista di Kent ad Erlich, 1997: 8).

Un’ultima parola deve essere spesa a proposito dell’RPF, dell’RPF dell’RPF e dei bambini. Vi sono alcune testimonianze che suggeriscono che i bambini possono essere sottoposti a questo tipo di programma. Monica Pignotti, per esempio, ha raccontato al sottoscritto di essere stata reclusa nell’RPF insieme a una ragazzina di 12 anni (intervista di Kent alla Pignotti, 1997: 30), e in un intervento nel forum di discussione alt.religion.scientology, Steve Jebson ha detto di aver «visto bambini sia sull’RPF che sull’RPF dell’RPF» (Jebson, 1997: 1). Infine, un documento riprodotto in modo non ottimale proveniente dalla Pacific Area Command di Scientology (1989 circa), parla della «necessità di re-istituire l’RPF dei Bambini» (Cohee, n. d.).

Difficilmente si può evitare di giungere alla conclusione che l’RPF e l’RPF dell’RPF sono programmi di riforma del pensiero. Scientology li amministra al fine di piegare la volontà e correggere le deviazioni dei suoi membri più dedicati, e in seguito per trasformarli in seguaci le cui personalità riflettono in modo diretto la forma mentis dell’organizzazione. Questa forma, in sé, è un riflesso della personalità disturbata di Hubbard. Sono pienamente consapevole che molti dei miei colleghi di scienza sociale insistono che i ricercatori dovrebbero restringere l’uso della controversa etichetta di “lavaggio del cervello” solo alle situazioni dove esiste incarcerazione e maltrattamento fisico (Anthony, 1990: 304). L’RPF e l’RPF dell’RPF rispondono a questi criteri. Questi due programmi fanno uso di confessioni forzate, affaticamento fisico, indottrinamento intenso attraverso lo studio estensivo delle direttive e degli insegnamenti del leader, umiliazione e paura. Ad ogni modo, quanti hanno familiarità con la storia dei primi anni di Scientology, non saranno sorpresi nel vedere Hubbard accusato di praticare il “lavaggio del cervello” sui suoi membri, poiché egli stesso è quasi certamente autore di un manuale sulla materia, che Scientology ha stampato e distribuito per anni a cominciare dal 1955.

Lavaggio del cervello

Il manuale che Scientology distribuiva era intitolato Lavaggio del Cervello[:] Una sintesi dei Manuali Russi sulla Psicopolitica ([Hubbard?], 1955). Pretendendo di costituire un testo redatto dalla celebre spia sovietica Lavrenti Beria, negli anni ’70 il critico Morris Kominsky (1970) l’ha smascherato come un falso. Come ha notato Kominsky, la maggior parte del libro costituiva «un attacco brutale contro le scienze e le professioni di psicologia e psichiatria, così come verso l’intero movimento legittimato della salute mentale» (Kominsky, 1970: 538). Attacchi di questa natura costituiscono un elemento centrale delle attività secolari di Scientology, e un ex membro diventato critico ha detto quasi certamente il vero quando ha affermato che il libro o manuale sul lavaggio del cervello «era stato scritto segretamente da L. Ron Hubbard nel 1955…» L’ex membro inoltre è stato assolutamente corretto sull’importanza di questo manuale quando ha concluso che Hubbard «nella metà degli anni ’60 e oltre ha incorporato quei metodi nella sua organizzazione» (Corydon, 1996: 107). Viene subito da pensare all’RPF, ma possiamo affermare con sicurezza che Hubbard reputava il manuale una lettura obbligatoria per i membri del Guardian Office (Anonimo, 1974).

Un capitolo del libro sul lavaggio del cervello è particolarmente interessante per comprendere le attuali tattiche di Scientology contro la Germania e i suoi funzionari [23]: gli attacchi dell’organizzazione all’identità nazionale del paese; i suoi continui tentativi di dipingere gli attuali eventi nel contesto del Nazismo degli anni ’30 (per esempio, Freedom Magazine, [1996?]); gli sforzi per screditare le autorità della Germania collegando al pensiero nazista (così mi è stato detto) i loro parenti più remoti [24]; infine accusando le chiese tedesche di portare avanti campagne contro Scientology per il timore di perdere i loro affiliati (Church of Scientology International, 1997: 101). Ognuna di queste strategie sembra presentare paralleli generali con le tattiche patrocinate nel manuale sul lavaggio del cervello.

Mi limiterò a riportare alcuni passaggi di rilievo, ma apporterò delle sostituzioni di parole sulla scia di quelle contenute nel documento che Kevin Anderson ha redatto per il suo rapporto del 1965 al Parlamento Australiano (Anderson, 1965: 198-199). Nel fare questo, Anderson ha illustrato in modo efficace la sua ipotesi vertente sul fatto che «una consistente parte del manuale è pressoché una copia esatta della propaganda di Scientology» (Anderson, 1965: 84). Laddove il manuale dice «psicopolitica», io dirò «Scientology»; sostituirò «piscopolitico» con «Scientologist» e «Membri del Partito Comunista» con «membri della Sea Org». Con queste sostituzioni in mente, riporterò ora alcuni passaggi tratti dal Capitolo VIII, intitolato «Degradazione, Shock e Resistenza»:

La diffamazione è la migliore e principale arma ad ampio raggio degli [Scientologist]. La continua e costante degradazione dei leader nazionali, istituzioni nazionali, pratiche nazionali ed eroi nazionali deve essere portata avanti in maniera sistematica, ma questa è la funzione primaria dei [Membri della Sea Org] in generale, non dello [Scientologist]. ([Hubbard?], 1955: 41).

[…]

I ministri del Governo, gli studenti, il pubblico dei lettori, gli intrattenitori, devono essere tutti indottrinati, con ogni mezzo, a credere ciecamente che gli inquieti, ambiziosi e naturali leader stiano soffrendo a causa del disadattamento ambientale, che può venire curato soltanto ricorrendo agli operatori di [Scientology] nella veste di guaritori mentali.

Attraverso questa perversione della fiducia generale nella condizione dell’Uomo è relativamente semplice, con l’aiuto di incentivi economici introdotti nel paese, instaurare divisioni fra i cittadini, fare insorgere una questione nazionale sulla rettitudine del Governo, e fare in modo che essi implorino attivamente l’asservimento.

[…]

Poiché sembra che nelle nazioni estere la chiesa costituisca l’influenza più nobilitante, ogni branca e attività di ciascuna delle chiese deve, in un modo o nell’altro, essere screditata… in questo modo, non vi deve essere una credenza stabile nella chiesa, e il potere della chiesa deve essere negato in ogni modo.

L’operativo di [Scientology], nel suo programma di degradazione, dovrebbe in ogni momento far insorgere perplessità in ciascuna famiglia pienamente religiosa, e di tutte le nevrosi e psicosi che possano per caso riscontrarsi in quella famiglia, incolpare e ritenere responsabili le sue connessioni religiose. La gente fortemente religiosa dovrebbe sempre meno essere ritenuta responsabile per la propria condizione di salute, e sempre più essere indirizzata alle cure degli operativi di [Scientology].

Pervertendo le istituzioni di una nazione e portando a un decadimento generale, interferendo con l’economia al fine di instaurare il degrado che la privazione e la depressione portano con sé, saranno necessari soltanto degli shock minori per produrre, sulla popolazione nel suo insieme, una reazione di obbedienza o di isteria ([Hubbard?], 1955: 43-44).

Con ben poca immaginazione, si può vedere come il manuale del lavaggio del cervello sembri fornire uno schema per il piano di battaglia [25] di Scientology contro la Germania.

Per esempio, attraverso un’infinita quantità di pubblicazioni come Freedom Magazine, i membri della Sea Org e altri Scientologist producono a raffica materiale per denigrare la nazione e i suoi leader [26]. Adesso gli Scientologist tedeschi sono in grado di etichettare i loro leader politici come violatori di diritti umani, grazie in parte alla critica che il Dipartimento di Stato degli USA ha rilasciato contro i tentativi del paese di porre un freno all’organizzazione e boicottare film con Scientologist americani (Lippman, 1997). Sul fronte economico, i critici potrebbero considerare gli episodi relativi alla compravendita di beni immobili ad Amburgo come una riprova dei tentativi portati avanti da Scientology per provocare fra gli affittuari di appartamenti ciò che il manuale del lavaggio del cervello chiama «privazione e depressione». Da quanto viene riferito, gli Scientologist hanno acquistato le proprietà in affitto e le hanno trasformate da un giorno all’altro in cooperative. Il presidente della branca di Amburgo dell’associazione tedesca degli agenti immobiliari, Peter Landmann, ha dichiarato al New York Times che questi Scientologist stavano «impiegando metodi disonesti per intimidire e costringere gli affittuari a riaverli a prezzi alti» (Withney, 1994: A12). Infine, naturalmente, Scientology continua a perseguitare la psichiatria, cercando di collegarla sia al Nazismo [27] che agli attuali sforzi della Germania contro di essa. Hubbard – o chi altro ha redatto le istruzioni contenute nel manuale del lavaggio del cervello su come degradare un paese – sarebbe stato senza dubbio orgoglioso che le pubbliche relazioni dei suoi seguaci abbiano avuto successo fino a questo punto.

Di sicuro, da una prospettiva di pubbliche relazioni, Scientology potrebbe vincere la battaglia, almeno in America del Nord. Quando, per esempio, il prestigioso New York Review of Books ha pubblicato un articolo intitolato «La Germania contro Scientology», il reporter tedesco (che scrive per il Suddeutsche Zeitung) ha sottinteso con forza che le autorità tedesche stessero usando Scientology come un capro espiatorio. La sua argomentazione pare essere quella che gli attacchi contro il gruppo sono divenuti parte di un panico morale, quando in realtà altre problematiche sociali, come ad esempio la crescita della disoccupazione, il declino dello stato sociale, le tensioni con l’unione Europea e i problemi con l’identità della nazione, dovrebbero essere le aree reali di cui occuparsi (Joffe, 1997: 20). Questa argomentazione, naturalmente, come quella sottostante alle critiche sui diritti umani rivolte dal Dipartimento di Stato Americano, mostra una profonda e sempre più imperdonabile ignoranza sui gravi se non pericolosi abusi che ricorrono di routine nella politica di Scientology, a scapito di molti dei suoi membri.

Scientology e probabili abusi dei Diritti Umani

Anche concordando sul fatto che per molti dei suoi aderenti Scientology può essere una religione, le basi dell’opposizione del Governo tedesco non hanno nulla a che vedere con ciò in cui la gente crede. Al contrario, hanno tutto a che vedere con quello che le autorità del Governo tedesco sanno che l’organizzazione fa [28]. Di conseguenza, questa relazione si concentra in modo assolutamente preminente sugli assalti socio-psicologici dell’organizzazione a scapito di molti dei suoi appartenenti più dedicati, e nomina appena il sistema ideologico di Scientology. Le aggressioni che ho descritto sono quelle che i ministri del Governo tedesco mostrano di conoscere, e con questa consapevolezza in mente essi non hanno avuto scelta nel considerare Scientology una minaccia per lo stato democratico. Se le autorità concedessero a Scientology lo status di religione, allora più cittadini di quanti non ne siano oggi andrebbero a incrementare il loro grado di affiliazione fino al punto di diventare membri della Sea Org, e di conseguenza almeno alcuni di loro verrebbero sottoposti alle condizioni e programmi brutali che ho descritto. Con l’esperienza singolare della Germania sia con il Nazionalsocialismo che con il Comunismo, è impensabile che governanti responsabili agevolino l’operato di una organizzazione totalitaria che pone i suoi membri in condizioni di lavoro forzato e li assegna a campi di rieducazione.

Uno dei problemi del dibattito in corso è che gli Scientologist qualunque si sentiranno perseguitati e minacciati. Questa gente con tutta probabilità non sa nulla dell’RPF, pertanto crede sinceramente che entrare in Scientology li abbia beneficiati. L’organizzazione alla quale appartengono, tuttavia, appare commettere serie violazioni dei diritti umani. Di conseguenza concludo il mio discorso mettendo in luce alcune aree di preoccupazione venute a galla esaminando la risoluzione emessa nel 1948 dalle Nazioni Unite dal titolo La Carta Internazionale dei Diritti Umani (Nazioni Unite, 1996b) e L’Accordo Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali del 1996 (Nazioni Unite, 1996a).

In primo luogo, le pratiche di Scientology implicano comitati di prova, verifiche di sicurezza, verifiche di sicurezza “gang bang” e i due programmi dell’RPF, che quasi certamente violano l’Articolo 9 e l’Articolo 10 della Carta. L’Articolo 9 protegge le persone contro «arresto arbitrario, detenzione o esilio», mentre l’Articolo 10 garantisce alla persona «una onesta e pubblica udienza da parte di un tribunale indipendente e imparziale per la determinazione dei suoi diritti e doveri e di qualsivoglia accusa penale nei suoi confronti» (Nazioni Unite, 1996: 23).

Secondo, le punizioni inflitte da Scientology ai suoi membri per aver semplicemente discusso i meriti degli insegnamenti di Hubbard, così come l’indagine invasiva sui pensieri della gente attraverso verifiche di sicurezza, quasi certamente violano gli Articoli 18 e 19 della Carta, che hanno a che vedere sia con «il diritto alla libertà di pensiero, coscienza e religione», che con «il diritto alla libertà di opinione e di espressione» (Nazioni Unite, 1996: 25).

Terzo, le varie pratiche e procedure di Scientology che ho esposto potrebbero violare l’Articolo 17 della Carta, che stabilisce che «nessuno dovrà essere sottoposto ad interferenza arbitraria o illecita sulla sua privacy, famiglia, casa o corrispondenza, né ad illecite aggressioni a scapito del suo onore e della sua reputazione» (Nazioni Unite, 1996: 49).

Quattro, le condizioni dell’RPF e dell’RPF dell’RPF quasi di sicuro violano l’Articolo 7 dell’Accordo, che tratta il «diritto di ciascuno di usufruire di giuste e favorevoli condizioni di lavoro…» (Nazioni Unite, 1996a: 38). In particolare l’Articolo discute il giusto salario, «una vita decorosa per essi e per le loro famiglie… condizioni di lavoro sicure e salubri… riposo, tempo libero, una limitazione ragionevole delle ore di lavoro e vacanze periodiche retribuite…» (Nazioni Unite, 1996a: 38). Indubbiamente, il lavoro della Sea Org in sé potrebbe non presentare standard ragionevoli di decoro, sicurezza e giustizia.

Quinto e ultimo, le gravi aggressioni socio-psicologiche e le confessioni forzate che i reclusi dell’RPF e dell’RPF dell’RPF subiscono, possono quasi certamente violare l’Articolo 12 dell’Accordo, che riconosce «il diritto di ciascuno di godere dei più alti standard di salute fisica e mentale raggiungibili» (Nazioni Unite, 1996a: 18).

Questi e probabilmente altri seri problemi di diritti umani aleggiano intorno ai programmi di Scientology, che in America gode dell’esenzione fiscale e opera all’interno delle frontiere degli Stati Uniti. Con queste serie problematiche in mente, la critica dell’America sui diritti umani a proposito dell’opposizione della Germania a Scientology rappresenta il culmine dell’arroganza diplomatica. Garantendo a Scientology l’esenzione fiscale il Governo degli Stati Uniti sta collaborando con una organizzazione che sembra esporre cittadini di ogni parte del mondo al significativo rischio di malattia mentale e forse anche di patologie di natura medica. Sebbene non desideri assolutamente che le mie osservazioni oggi vengano impiegate per rafforzare la retorica o le tattiche del governo della Germania, nella sua battaglia con Scientology essa ha dimostrato un’alta ragione morale.

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Note

[1] Per maggiori informazioni, vedi per esempio la nota introduttiva a Hubbard, la croce di Scientology e Aleister Crowley.

[2] Da un estratto dalla sentenza del 7 Ottobre 1996 (resa pubblica nel Gennaio 1997), “Prefettura Attiki contro KEPHE”, che ha decretato lo smantellamento di Scientology in Grecia:

«In alcuni paesi questa organizzazione si presenta come religione (CHIESA DI SCIENTOLOGY. In Grecia al contrario come Centro di Filosofia Applicata – KEPHE). Non esiste, come da sentenze di Corti straniere e articoli della stampa, una presentazione di Scientology che a livello mondiale abbia direzioni uniformi e fini simili. A volte appare sotto forma di movimento religioso per ricevere protezione costituzionale e godere dei vantaggi “religiosi” come esenzione fiscale e benefici valutari. Il “Centro di Filosofia Applicata” si presenta come Associazione Filosofica, non ha carattere religioso (come ha affermato il suo Presidente del Consiglio Direttivo nel documento presentato il 8.6.95 al Santo Sinodo della Chiesa [Ortodossa] pagine 5a e 5b Grecia, firmate dall’allora Presidente del Consiglio Direttivo, affermando che non si tratta di religione). Comunque, dal 1995 ha iniziato a definirsi religione in modo arbitrario e contrario alla pubblica morale, in modo da presentarsi come perseguitata per le credenze religiose dei suoi membri.»

[3] Per maggiori informazioni sulle ambizioni politiche di Scientology emerse nel corso della sua storia, vedi ad esempio La lotta di Scientology per l’apartheid e .

[4] La WISE opera anche in Italia, così come l’affiliata U-Man citata più avanti nel testo.

[5] Vedi in proposito il nostro ampio dossier.

[6] Rapporto del Consiglio di Sanità Mentale, 13 Dicembre 1991.

[7] Vedi qui (nota 19).

[8] Vedi qui (nota 17).

[9] Per maggiori informazioni, vedi i nostri links alle pagine ufficiali di Scientology, e in particolare la rivista Freedom Magazine (accessibile in lingua italiana), edita nel nostro paese con il titolo “Diritti dell’Uomo”.

[10] Sul Rundown dell’Introspezione, vedi qui.

[11] Abbiamo pubblicato un ampio dossier sul caso Lisa Mc. Pherson.

[12] Disponibile in italiano.

[13] E’ credenza comune in Scientology che l’affiliato, man mano che procede lungo il sentiero tracciato dal fondatore, abbia sempre meno bisogno di ore di sonno. Le pubblicazioni di Scientology suggeriscono che Hubbard non dormisse affatto, affermazione da lui più volte sostenuta.

[14] Il sociologo ed ex membro Bob Penny, nel saggio Controllo Sociale in Scientology, a proposito della “Cadet Org” ricorda (anni ’70): «Lasciai Los Angeles con qualche riserva, dopo aver avuto esperienze negative come aver osservato neonati non custoditi che strisciavano su tappeti inzuppati di urina (in un posto chiamato l’Org Cadetti)».

[15] Per ulteriori informazioni sulla condizione dei bambini nella Sea Org, vedi l’apposita sezione.

[16] Affidavit di Mary Tabayoyon, 1994, tradotto in lingua italiana.

[17] E-meter: “elettropsicometro Hubbard”, un galvanometro a pelle, di fatto impiegato come una “macchina della verità” – vedi qui.

[18] Per approfondimenti sull’RPF, vedi la sezione Etica e disciplina.

[19] Sulla vicenda, vedi La guerra di Scientology con il Fisco Americano e Come ha ottenuto l’esenzione fiscale negli U.S.A.?

[20] Sulle “verifiche di sicurezza”, vedi ad esempio i Capitoli 2 e 11 dell’indagine condotta negli anni ’70 dalla giornalista Paulette Cooper. I contenuti originali delle più importanti, sono accessibili presso l’homepage del critico norvegese Andreas Heldal-Lund.

[21] Affidavit di Hana Eltringham Withfield, 8 Agosto 1989, tradotto in italiano.

[22] In proposito si veda la lunga dichiarazione giurata rilasciata dalla Dott.sa Monica Pignotti, ex Scientologist.

[23] Per informazioni estensive, vedi la sezione Governi.

[24] Pare che alcuni Scientologist abbiano impiegato questo stratagemma nel forum di discussione alt.religion.scientology nei confronti del critico tedesco Tilman Hausherr.

[25] L’espressione “piano di battaglia” è tratta ad una serie di direttive organizzative di L. Ron Hubbard.

[26] Vedi la Nota 9.

[27] Da Che cos’è Scientology?, edizione in italiano edita dalla New Era Publications, 1998, pagina 372, a proposito del volume stampato e distribuito da Scientology “Psichiatri: gli uomini alle spalle di Hitler”:

«Questo testo ampiamente documentato è il risultato di oltre 20 anni di ricerche del CCDU e denuncia la vera vergogna dietro al regime nazista di Hitler: furono gli psichiatri, infatti, la fonte d’ispirazione e i responsabili dell’indottrinamento del Führer. Il libro rivela ciò che la maggior parte dei testi di storia ha trascurato, cioè che i piani per il genocidio razziale erano stati preparati molti prima che Hitler salisse al potere. Già negli anni 20 la psichiatria aveva programmato lo sterminio di quella che considerava “vita senza valore”, organizzando l’omicidio di circa 300.000 pazienti psichiatrici parecchio tempo prima della guerra. […] questa categoria di persone costituisce una minaccia costante per gli uomini liberi.»

[28] Curioso come il 15 Agosto del 1996 il CESNUR abbia inviato alle autorità tedesche un appello a sostegno di Scientology, firmato dai dirigenti dell’organizzazione Massimo Introvigne (Italia) e J. Gordon Melton (America), i quali hanno definito i provvedimenti della Germania «una campagna di odio» indice di «un fanatismo estremamente pericoloso» contro «un nuovo movimento religioso». Vedi Il CESNUR sostiene la propaganda di Scientology in Germania. Sul CESNUR è attiva un’ampia pagina critica in lingua italiana e inglese.